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Chiesa

Migranti cattolici in festa

Le comunità delle quattro diocesi della regione protagoniste dell’evento giubilare. Dopo il ritrovo davanti alla Cattedrale, alle 10.30 il passaggio attraverso la Porta della Misericordia e la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo. Al pomeriggio grande festa e spazio alle testimonianze alla Facoltà di Economia dell’Università di Udine

Si terrà domenica 5 giugno, a Udine, «Migranti, profughi e rifugiati ci interpellano: la risposta della Chiesa nell’Anno della Misericordia»: l’evento giubilare dedicato alle comunità dei migranti cattolici delle quattro diocesi del Friuli-Venezia Giulia.

Si inizierà alle ore 10 con il ritrovo dei partecipanti sul sagrato della Cattedrale. Alle 10.30, invece, ci sarà l’ingresso in Cattedrale con il passaggio attraverso la Porta della Misericordia, l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, presiederà dunque la Santa Messa che sarà animata dalle stesse comunità.

«Incessante ed accorato è l’appello di Papa Francesco a interrogarsi, come singoli e come comunità, di fronte a migrazioni e profunganze – spiega il direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, Claudio Malacarne –. E la Chiesa udinese risponde a quell’incoraggiamento, riprendendo per il tema della quarta edizione della Festa diocesana dei Migranti cattolici, che quest’anno ha valenza interdiocesana in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, il titolo scelto dal Santo Padre per il Messaggio della 102ª giornata del Migrante e del Rifugiato».

Fortemente caratterizzata in questo senso la seconda parte della giornata. Dopo la Santa Messa si formerà il corteo multietnico che attraverserà le vie cittadine per raggiungere la Fondazione Renati (in via Tomadini 16) dove si terrà il pranzo, cui seguirà, alle 15 nell’Aula 3 della Facoltà di Economia dell’Università di Udine, appunto, la seconda parte dell’iniziativa con musica di accoglienza, testimonianze dei migranti e dei direttori degli Uffici Migrantes delle quattro diocesi.

«All’interno del programma della giornata – spiega ancora Malacarne – abbiamo voluto dare uno spazio importante alle testimonianze: saranno sette e racconteranno l’esperienza migratoria dalla decisione di partire, alle speranze, le difficoltà, le chiusure, ma anche l’effettiva integrazione.  È questo un modo, di fronte all’epocale fenomeno migratorio in atto, per sensibilizzare sulle ragioni che spingono le persone a lasciare il proprio Paese, nella convinzione che conoscere e conoscersi è il modo migliore per vincere le paure. Quello a cui stiamo assistendo non può essere più chiamato “emergenza”, si tratta infatti di un fenomeno strutturale e come tale va governato, senza lasciare spazio ai populismi».

«Abbiamo avvertito – commenta infine il Direttore dell’Ufficio Migrantes – che nel mondo delle migrazioni c’è una significativa mutevolezza, è un mondo che si muove per ragioni diverse: qualcuno rientra, qualcuno si sposta all’interno dell’Italia e dell’Europa. Le comunità dunque sono cangianti e tendenzialmente si assottigliano anche perché sempre di più c’è un’effettiva integrazione all’interno delle comunità parrocchiali e dunque la vita di fede viene vissuta di meno nella sua dimensione “etnica”. È questo il risultato di una pastorale migratoria corretta. Il Vicariato urbano, ad esempio, rispetto a questo ha fatto un notevole ed importante lavoro».

La Santa Messa sarà trasmessa in diretta radiofonica dall’emittente diocesana «Radio Spazio».

domenica 5 giugno a Udine 

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