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Mons. Mazzocato: “Un uomo buono che sapeva ascoltare”

«Un uomo buono e sempre positivo». «Sapeva ascoltare le persone». «Discreto e sempre pronto ad aiutare». Così l’Arcivescovo di Udine, mons. Mazzocato ha definito il suo predecessore nel corso dell’incontro stampa di questa mattina.

«Il Signore ha chiamato a sé mons. Pietro Brollo, Vescovo emerito delle nostra Arcidiocesi e della Diocesi di Belluno-Feltre, dopo un ultimo periodo di malattia davvero faticoso, ma che lui aveva ammirevolmente affrontato con grande fede e con straordinaria forza d’animo. In questo momento tutta la famiglia diocesana – il sottoscritto, i sacerdoti, i laici – si stringe nelle preghiera per affidare al Signore questo pastore, e figlio di questa terra, che ha suscitato attorno a sé profonda stima e grande affetto per il suo stile buono, signorile, disponibile, sempre rispettoso. Ci stringiamo anche attorno ai fratelli e a tutti i familiari che lo hanno accolto e accudito in questi anni dopo che aveva concluso il suo servizio di vescovo ordinario a Udine».

Con queste parole l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha dato notizia della morte nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre di mons. Pietro Brollo, vescovo emerito di Udine. Proprio nell’ultimo numero del settimanale «La Vita Cattolica» il presule aveva chiesto ai lettori e a tutte le comunità cristiane una preghiera speciale a Dio Padre chiedendo per mons. Brollo «».

«Un uomo buono e sempre positivo». «Sapeva ascoltare le persone». «Discreto e sempre pronto ad aiutare». Così l’Arcivescovo di Udine, mons. Mazzocato ha definito il suo predecessore nel corso dell’incontro stampa di questa mattina. «Mi ha fatto spazio pur standomi a fianco – ha detto  –. Mi diceva sempre: io non intervengo, se lei deve chiedermi qualcosa lo faccia. Questo ci ha permesso di instaurare un ottimo rapporto di collaborazione”. Proprio nell’ultimo numero del settimanale La Vita Cattolica mons. Mazzocato, aveva chiesto ai lettori e a tutte le comunità cristiane una preghiera speciale a Dio Padre chiedendo per mons. Brollo “forza e serenità spirituale in questo tempo di debolezza e di croce” (sotto il messaggio integrale).

“Muore un nostro amatissimo pastore che finché ha potuto si è speso per la Chiesa, sia da giovane sacerdote che poi nei suoi compiti episcopali. È stato un vero padre e pastore della comunità friulana”, queste le prime parole del vicario generale dell’Arcidiocesi, .

“Mons. Brollo sentiva profondamente, nel cuore, le emozioni delle persone. Non si è mai tirato indietro finché le forze glielo hanno concesso”, ricorda il parroco di Tolmezzo, .

Anche , rettore del Seminario interdiocesano di Castellerio, ricorda mons. Brollo come “una persona mite che sapeva ascoltare le persone. Da sottolineare il suo impegno a favore della responsabilità dei laici nella Chiesa”.

Qui l’intervista pubblicata su “la Vita Cattolica” in occasione del 60° di sacerdozio

https://www.lavitacattolica.it/Chiesa/60-anni-di-sacerdozio-per-mons.-Brollo-il-prete-delle-5.30

L’invito alla preghiera dell’Arcivescovo Mazzocato, pubblicato su la Vita Cattolica

Cari Sacerdoti e cari Fedeli, 

lunedì 2 dicembre abbiamo ricordato l’86° genetliaco del nostro Arcivescovo emerito, sua eccellenza mons. Pietro Brollo. Purtroppo, da alcuni giorni egli si trova ricoverato in ospedale a Tolmezzo per l’acuirsi dei suoi problemi cardiaci. Per questo motivo i nostri auguri si fanno ancora più intensi ed affettuosi e vogliono manifestare a mons. Brollo la figliale vicinanza di chi lo ha apprezzato e amato come Padre e Pastore e sente nei suoi confronti un debito di riconoscenza che è di tutta la Chiesa di Udine.

Invito tutte le comunità cristiane ad innalzare una speciale preghiera a Dio Padre, per intercessione della Vergine Maria, chiedendo per lui forza e serenità spirituale in questo tempo di debolezza e di croce. 

Al pensiero per mons. Brollo, uniamo un pensiero e una supplica  per tutti i nostri sacerdoti anziani e ammalati mentre ci prepariamo alla solennità del Natale, che è per sua natura festa della famiglia, dunque anche della grande famiglia della Chiesa. 

La Vergine Immacolata che ci apprestiamo a celebrare e onorare l’8 dicembre vegli su di noi e, in particolare, sui nostri fratelli e sorelle infermi.

Con affetto,

+ Andrea Bruno, arcivescovo

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