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Vescovi Nordest sul fine vita. «Nessuno va lasciato solo»

Tra i temi al centro del dialogo a Zelarino anche la cura dei preti in difficoltà, l'accoglienza ai migranti, il convegno triveneto sulla liturgia e la Gmg

Vescovi Nordest sul fine vita. «Nessuno va lasciato solo»

Attenzione e cura verso i preti in difficoltà, le questioni del fine vita e dell’accoglienza dei migranti, il prossimo convegno delle Chiese del Triveneto sulla liturgia, la Giornata Mondiale della Gioventù in programma a Lisbona durante l’estate: sono stati molti e importanti i temi affrontati dai Vescovi del Nordest nella riunione svoltasi martedì 9 maggio nella sede di Zelarino (Venezia). 

Accanto ai sacerdoti. Nella prima parte dell’incontro si è svolto un dialogo ed un confronto tra i Vescovi su luoghi, percorsi e modalità di accompagnamento per affrontare le differenti situazioni di fatica e difficoltà che possono toccare i sacerdoti durante il loro ministero.

Fine vita. I Vescovi hanno, quindi, dedicato una parte dei lavori alle questioni del fine vita, anche alla luce del dibattito di carattere legislativo in corso sia a livello regionale che nazionale, riproponendosi di continuare a seguire da vicino il tema e confermando, innanzitutto, la vicinanza e la solidarietà concreta da offrire a persone e famiglie in ogni fase della vita, anche e soprattutto nei passaggi più travagliati e dolorosi. Nessuno, infatti, va mai lasciato solo, ma va sempre accompagnato e sostenuto, in particolare attraverso il maggiore ricorso alle cure palliative, oggi sempre più efficaci e fruibili, ed anche potenziando il sistema di strutture che le possono garantire. Nello stesso tempo si ribadisce il no ad ogni forma di accanimento o abbandono terapeutico. Importante, su tali temi, è creare e consolidare un terreno comune di sensibilità e attenzione al bene e alla vita per favorire l’aiuto, l’accompagnamento e il sostegno in ogni situazione e senza dover cedere - anche per via di legge - a differenti forme di eutanasia o suicidio assistito.

Migranti. I Vescovi si sono, poi, confrontati e aggiornati riguardo l’accoglienza dei migranti, in riferimento alle ultime richieste pervenute in queste settimane da molte Prefetture di mettere a disposizione strutture a tale scopo. Sul campo dell’accoglienza - fenomeno ormai consolidato e non più da trattare solo a livello di emergenza - è stato soprattutto ribadito l’impegno concreto e la disponibilità che, da tempo, le Chiese di questa Regione mettono in campo su diversi fronti (dalla rotta balcanica ai profughi dell’Ucraina e alle vecchie e nuove povertà locali) e che intendono riconfermare nell’ottica di un’accoglienza diffusa, rispettosa della dignità di chi viene accolto e delle comunità locali, sempre in accordo e con il coinvolgimento di istituzioni civili, pubbliche amministrazioni ed altre realtà dei territori interessati.

I Vescovi hanno infine affrontato diversi altri argomenti: gli appuntamenti del prossimo Convegno delle Chiese del Triveneto sulla liturgia - sul tema “Ritrovare forza dall’Eucaristia” e che si svolgerà in due momenti: il primo “diocesano” il 20 maggio in varie sedi ed il secondo “regionale” il 30 settembre a Verona con tutti i delegati e i Vescovi del Nordest -, infine il percorso di preparazione dei giovani del Triveneto verso la Giornata Mondiale della Gioventù (Lisbona, 1-6 agosto 2023) e che prevede tra l’altro un incontro comune a Padova il 17 giugno a cui saranno invitati, insieme ai Vescovi, gli oltre 6.000 giovani che dalle nostre regioni si recheranno in Portogallo.

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