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Cronaca

Busta con proiettili al giornalista della Tgr Taormina

La missiva è stata recapitata questa mattina nella sede udinese di via Caratti. Il procuratore antimafia Mastelloni: “Atto intimidatorio gravissimo in danno di un giornalista e quindi un attentato alla libertà di stampa”

Una lettera contenente due proiettili e un ritaglio di giornale con una sua fotografia cerchiata è stata recapitata al giornalista della Tgr Rai Fvg Giovanni Taormina in redazione a Udine. Lo afferma Assostampa Fvg. Si tratta, aggiunge la nota, di “una grave intimidazione a un collega che si è sempre occupato di criminalità organizzata, da tempo presente in forze anche nel Friuli Venezia Giulia, che un tempo era considerata ‘isola felice”.

Il giornalista, che lavora alla Rai del Friuli Venezia Giulia, si occupa da tempo anche di criminalità organizzata. Di recente tra i suoi servizi mandati in onda risalta un’intervista proprio a un pentito dell’organizzazione calabrese. Da quanto si è appreso, pare che già in passato avesse intervistato lo stesso pentito e si fosse occupato degli stessi temi. La foto con il volto cerchiato del giornalista accompagnata ai proiettili potrebbe essere un elemento significativo per gli investigatori. Sembrerebbe infatti che sia stata scattata recentemente a Palmanova in occasione di un evento di Libera, proprio contro le mafie. Non si esclude che possa dunque essere un riferimento all’impegno nella sua attività di giornalista e nel sociale.

“Al collega e alla redazione – prosegue la nota di Assostampa – è subito arrivata la solidarietà da parte delle organizzazioni sindacali dei giornalisti, regionali e nazionali. Certi che Giovanni Taormina ovviamente continuerà a fare il suo lavoro con la stessa serietà del passato, senza lasciarsi intimidire”. Il grave caso di intimidazione, ricorda Assostampa, “arriva appena due giorni dopo il fallito attentato a Floriana Bulfon, giornalista friulana che lavora da anni a Roma per Repubblica e L’Espresso, e che ha trovato nella sua automobile una bottiglia molotov per fortuna non innescata”. “Questi due episodi – conclude – sono solo gli ultimi di una lunga escalation di intimidazioni, minacce, aggressioni verbali e fisiche ai danni dei giornalisti, che sono un attacco diretto al diritto costituzionale di informare e essere informati, davanti al quale le istituzioni sono chiamate a dare una risposta”. La nota è firmata anche da Cdr della Tgr Rai Fvg, italiana e slovena, Usigrai, Assostampa Fvg, Fnsi.

“Sono umanamente scosso, questa minaccia mi dà la forza di impegnarmi ancora di più sui fatti di cronaca che ho seguito in questi anni”. Sono le parole del giornalista della Tgr Rai Fvg, Giovanni Taormina, raccolte questa mattina dal direttore della Tgr Rai, Alessandro Casarin, che le ha riferite ai microfoni del Gr Fvg.

“Un atto intimidatorio gravissimo in danno di un giornalista e quindi un attentato alla libertà di stampa”. Così il Procuratore distrettuale antimafia, Carlo Mastelloni sull’episodio. Mastelloni ha parlato di “un gesto pressoché inedito nel nostro territorio del Friuli Venezia Giulia. Attendo i risultati e gli accertamenti da Udine”. Qualora fosse appurato che si tratta di un episodio di criminalità ordinaria la competenza giudiziaria resterà alla Procura di Udine, ma se dovessero emergere elementi riconducibili alla criminalità organizzata o al terrorismo gli atti verrebbero trasmessi al Procuratore distrettuale.

“Se l’impronta è quella della criminalità organizzata come appare, siamo di fronte a un salto di qualità in Friuli Venezia Giulia che impone l’immediato allerta di tutti i presidi di sicurezza, delle organizzazioni sociali, dei soggetti politici e istituzionali”. Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani.

Di “atto grave, che contribuisce ad esacerbare un clima già pesantissimo” parla Isabella De Monte, eurodeputata Pd.

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