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Cultura

Friuli, terra di lettori, possibile regione ospite al Salone del Libro

Il salone del Libro, in corso a Torino, ha espresso formale invito all’assessore regionale Torrenti affinché il Friuli-Venezia Giulia sia la regione ospite d’onore della prossima edizione del Salone. Il riconoscimento al fatto che il Friuli è la regione italiana con il primato della lettura.

Il Friuli Venezia Giulia potrebbe essere la regione ospite d’onore alla prossima edizione, la trentesima, del Salone del Libro di Torino, in programma nella primavera del 2017. 

Un formale invito in questo senso è stato espresso questo pomeriggio nel capoluogo piemontese, dove è in corso la 29.a edizione, dal segretario generale della Fondazione per il libro, la musica e la cultura di Torino, che organizza il salone, Valentino Macri, all’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti. 

Si tratta di un indubbio riconoscimento al fatto che il Friuli Venezia Giulia, sulla base dei dati 2015 forniti dall’Associazione Italiana Editori, è la regione italiana con il primato di lettura, in proporzione alla popolazione. Rispetto infatti alla media nazionale, che si ferma al 43%, il 56,4% dei residenti in Fvg legge almeno un libro all’anno.

In 29 edizioni, solo da quattro anni il Salone ha previsto la partecipazione straordinaria di una Regione in qualità di ospite d’onore. In questi giorni lo è la Puglia, in passato questo privilegio è toccato a Calabria, Lombardia, Lazio.

Dunque di questa tradizione recente, diventata nell’arco di poche edizioni un elemento dell’identità del Salone di Torino, potrebbe beneficiare il Friuli Venezia Giulia.

Come ha riferito Torrenti, l’Amministrazione regionale ha accolto con favore e interesse questa proposta. Nelle prossime settimane la Giunta, insieme ai partner già oggi presenti al Salone, in primo luogo la Fondazione Pordenonelegge.it, che coordina la presenza al Lingotto, ne valuterà la fattibilità, considerato che si tratterebbe certamente di un impegno particolarmente importante sotto il profilo organizzativo; impegno che in ogni caso si tradurrebbe in una grande occasione di visibilità per le eccellenze culturali del Friuli Venezia Giulia.

Che il Friuli Venezia Giulia possa essere celebrato, nel trentennale del Salone, come regione ospite, lo si deve anche a come è stata promossa e organizzata la presenza di quest’anno, frutto di una stretta collaborazione fra direzioni regionali, che si è concretizzata un uno stand dove si sono presentate le tante suggestioni culturali e letterarie della regione, in uno spazio che risulta particolarmente apprezzato dal pubblico e dagli addetti ai lavori.

“Non si può non notare lo spazio bellissimo della regione Friuli Venezia Giulia”, ha scritto ad esempio Corriere.it. “Un angolo di poesia con una vera e propria biblioteca, luci, incontri, convegni e poi un involucro di legno aperto arioso, invitante che sembra un mazzo di matite giganti. Pensato non come uno spot all’ente regionale ma al contrario come una vetrina per gli eventi migliori, le ‘eccellenze culturali’ che la regione ha da offrire”. Ovvero Pordenonelegge, E’Storia di Gorizia, Mittelfest, Vicino/lontano. E ancora Premio Luchetta, Circolo culturale Controtempo, Scriptorium Foroiuliense, Fondazione Aquileia, nonché Villa Manin, di cui proprio oggi ha parlato l’assessore Torrenti in uno dei tanti e affollati incontri pubblici, raccontandone l’attività e il neo nato ‘hub’ per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale.

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