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Economia

“Dirigenti, sponsorizzate il calcio con la vostra paga”

I piccoli azionisti della Banca Popolare di Vicenza chiedono con forza al nuovo Consiglio di amministrazione eletto da Atlante di essere risarciti per le perdite subite dagli investimenti nelle azioni e di procedere con l’azione di responsabilità verso la vecchia gestione di Gianni Zonin

I piccoli azionisti della Banca Popolare di Vicenza chiedono con forza al nuovo Consiglio di amministrazione eletto da Atlante di essere risarciti per le perdite subite dagli investimenti nelle azioni e di procedere con l’azione di responsabilità verso la vecchia gestione di Gianni Zonin. E’ emerso a Vicenza stamani, all’assemblea della Banca Popolare di Vicenza chiamata a nominare il nuovo consiglio di amministrazione espresso dal fondo Atlante, nuovo azionista di controllo dell’istituto berico. In assemblea è presente il 97,35% del capitale, in rappresentanza di 263 soci. Prima dell’aumento di capitale erano 12.500 i soci friulani della banca (in gran parte ex soci della acquisita Banca Popolare Udinese). 

Azioni “in saldo” ai soci “non compromessi”

Alessandro Penati, presidente di Quaestio Sgr, gestore del Fondo Atlante, ha assicurato ai soci della Banca Popolare di Vicenza “non compromessi con le gestioni passate” il diritto gratuito di “acquisire azioni a 0,10 euro, lo stesso prezzo pagato da Atlante, qualunque sarà in futuro il valore della Banca”. E’ quanto si legge in una lettera inviata ad alcuni quotidiani locali, di cui è stata data lettura nell’assemblea della Bpvi per il rinnovo del Cda. “Assieme ad altre iniziative che la Banca studierà, vogliamo ristabilire un clima di fiducia” con la clientela depauperata dall’azzeramento del valore delle loro azioni. Nella sua lettera Penati ricorda che la “discontinuità con le passate gestioni” imposta dal fondo Atlante “non poteva essere più radicale” e che il fondo “ha già chiesto ai nuovi amministratori di procedere con rapidità e determinazione nelle azioni di responsabilità” verso la vecchia gestione “per un senso di equità e per recuperare il maltolto”.

Contestazioni e proteste

L’intervento del consigliere delegato della Banca Popolare di Vicenza, Francesco Iorio, è stato contestato da diversi piccoli soci intervenuti all’assemblea dell’istituto berico. “Vai a casa!”, “Due morti!” sono alcune delle grida che, anche in sala stampa, si sono udite levarsi dalla platea al termine dell’intervento di Iorio, con riferimento ai due piccoli soci della Bpvi che si sarebbero tolti la vita a causa delle perdite subite dai loro investimenti. Nel suo intervento Iorio aveva sottolineato, tra l’altro, la “situazione molto complessa” in cui si è trovato l’intero sistema bancario italiano nel momento in cui la Bpvi ha provato a quotarsi e il fatto che in ogni caso, grazie all’intervento di Atlante, l’istituto è diventato “una banca molto capitalizzata”. Ricordando la lettera di Alessandro Penati, presidente di Quaestio Sgr, Iorio ha inoltre sottolineato che da parte di Atlante c’è “il programma di far partecipare i vecchi soci alla creazione di valore” che il rilancio della banca sarà in grado di generare. Penati esclude per ora una fusione tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca. “Prima anche solo di parlare di fusione bisogna completare l’opera di pulizia delle due banche e rimetterle in grado di camminare con le proprie gambe. Poi si vedrà quale sarà la migliore soluzione”, afferma nella lettera ai soci.

I piccoli soci: “Risarcimenti, non promesse”

“Noi abbiamo riposto la nostra fiducia nella banca, abbiamo solo una domanda: le modalità e le tempistiche per avere indietro i nostri risparmi frutto del nostro lavoro onesto” ha detto una piccola azionista, Regina Onoretto. “Nella lettera di Penati c’è solo una parola che manca: ‘risarcimento’. Siamo stati espropriati dei nostri risparmi e delle quote proprietarie della banca in cui abbiamo riposto la nostra fiducia” ha aggiunto Luca Canale. Diversi soci hanno chiesto all’a.d Francesco Iorio conto delle parole dette nell’assemblea dello scorso marzo, in cui il banchiere aveva promesso che i soci scavalcati saranno “adeguatamente risarciti”. “Seguo 200 azionisti, ce ne sono diversi che hanno fatto richieste di cessione delle azioni prima del 2014” ha detto l’avvocato Matteo Moschini, esibendo un ordine di vendita di un cliente ‘privilegiato’ evaso nel giro di un mese nel novembre 2014. “Chiedo se questi soci saranno risarciti”. “Iorio aveva promesso nella precedente assembla il risarcimento dei soci scavalcati e i tavoli con i risparmiatori: aspettiamo ancora di essere convocati” ha detto Anna Maria Bertorelli, delegata della Casa del Consumatore. “Ci aspettiamo al più presto un’azione di responsabilità vera e tempestiva” ha detto Luigi Ugone, dell’Associazione Noi che credevamo nella Bpvi, richiesta ribadita da molti altri soci.

I piccoli soci: “Sponsorizzate il calcio con la vostra paga”

Tra i soci arrabbiati della Banca Popolare di Vicenza c’è anche chi rinfaccia la scelta di sponsorizzare con 600 mila euro il Vicenza Calcio (nella foto le maglie sponsorizzate nel 2015/2016). “Dottor Iorio, vorrei sapere con che criterio ha dato 600 mila euro al Vicenza Calcio. Doveva darli prendendoli dal suo vergognoso stipendio, non far bella figura con i nostri soldi. Quando non ce n’è non ce n’è per nessuno” ha detto la signora Annarita Tognollo, dopo aver rivolto un appello al governatore Luca Zaia perché chieda lo “stato di calamità” per il Veneto per via del tracollo delle sue banche. “Abbiamo ritenuto di fare una cosa utile per la città e gli appassionati, alcuni l’hanno ritenuto utile, altri una cosa sbagliata” ha replicato Iorio.

La nuova dirigenza

L’assemblea della Banca Popolare di Vicenza ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione proposto dal Fondo Atlante. Siederanno in Cda per il prossimo triennio Gianni Mion, Francesco Iorio, Niccolò Abriani, Luigi Arturo Bianchi, Marco Bolgiani, Salvatore Bragantini, Carlo Carraro, Rosa Cipriotti, Massimo Ferrari, Francesco Micheli e Alessandro Pansa. Mion rivestirà la carica di presidente mentre Iorio verrà confermato amministratore delegato.

Il grido dei piccoli azionisti di Banca Popolare Vicenza. Sponsorizzazioni per 600 mila euro

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