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Economia

Vini doc, nato il consorzio volontario di tutela

Ora si punta la riconoscimento ministeriale per essere operativi entro la vendemmia 2020

È nato il Consorzio volontario per la Tutela dei vini della Doc Friuli. Sono stati 22 i vignaioli della regione che si sono dati appuntamento a San Vito al Tagliamento, dal notaio Luca Sioni, per sottoscrivere l’atto costitutivo. Tutte le Doc sono rappresentate (a esclusione della Friuli Isonzo e Friuli Annia) e le adesioni sono ancora aperte: la volontà di tutti i “fondatori” è, infatti, quello di essere inclusivi. Il Consiglio è composto da 9 membri e alla presidenza è stato nominato Giuseppe Crovato, amministratore delegato della Cantina Cabert Spa di Bertiolo. Ad affiancarlo, in questa fase transitoria, saranno due vicepresidenti: Flavio Bellomo (presidente della cantina cooperativa Viticoltori friulani La Delizia, di Casarsa) e Roberto Marcolini dell’azienda Cà Bolani (Zonin) di Cervignano del Friuli.

«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – è il primo commento di Venanzio Francescutti, presidente di Fedagripesca Fvg –. La cooperazione ha lavorato alacremente per raggiungere questo risultato che è figlio di una coesione maturata tra i tanti attori della filiera vitivinicola regionale. Si è fatto un passo avanti importante che deve rappresentare un punto di partenza per progettare, tutti assieme, il futuro della vitivinicoltura regionale».

Una volta terminati gli espletamenti burocratici, partirà la raccolta delle firme della filiera per raggiungere il nuovo traguardo del riconoscimento ministeriale, pur restando in attesa di quello europeo che ancora manca per la Doc. L’obiettivo dichiarato è quello di essere operativi (nuovo Consorzio compreso), entro la vendemmia 2020.

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