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Politica

Referendum negati: “Esponete le bandiere del Friuli”

Esporre nei giardini e alle finestre delle case la bandiera del Friuli: Mario Anzil, sindaco di Rivignano lancia questo appello dopo la bocciatura di tre referendum popolari

“Il primo appello ai friulani di buona volontà è quello di esporre nei giardini e alle finestre delle case la bandiera del Friuli: simbolo della rabbia e dell’orgoglio dei friulani contro questa classe politica che sta portando il Friuli alla rovina”. Mario Anzil, sindaco di Rivignano e promotore del Comitato TuttiperilFriuli lancia questo appello dopo la bocciatura – avvenuta martedì 5 luglio- da parte del Consiglio regionale di tre referendum: sulla riforma sanitaria; sulla riforma che introduce le Uti; un referendum propositivo su un nuovo assetto della Regione Friuli-Venezia Giulia che preveda due province autonome del Friuli e di Trieste sul modello di Trento e Bolzano. Sul tema “la Vita Cattolica” in edicola oggi – giovedì 7 luglio – presenta un ampio approfondimento. 

“Tra i punti salienti della proposta la valorizzazione della vocazione mitteleuropea di Trieste e della natura policentrica del Friuli, che potrà avere più capoluoghi di provincia, la valorizzazione di tutte le minoranze linguistiche della regione e l’attribuzione ai comuni di un ruolo fondamentale. Altro punto fondamentale della proposta, un tetto massimo onnicomprensivo al compenso di tutti gli amministratori e i dipendenti sia della Regione e degli altri enti locali sia delle società regionali a partecipazione pubblica. Un principio che i promotori definiscono per la civiltà e contro la casta. E che evidentemente qualcuno non ha gradito…”, commenta Anzil. Di qui l’inizio di una mobilitazione popolare.

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