Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Politica

Serracchiani: «Ieri ho pianto in Consiglio. Ecco perché»

Mercoledì 14 dicembre, nel corso del Consiglio regionale, la governatrice Debora Serracchiani non ce l’ha fatta a trattenere le lacrime mentre stava rispondendo alle contestazioni dell’opposizione. L’avevano incalzata per sapere come si sarebbe comportata in caso di elezioni nazionali anticipate

Mercoledì 14 dicembre, nel corso del Consiglio regionale, la governatrice Debora Serracchiani non ce l’ha fatta a trattenere le lacrime mentre stava rispondendo alle contestazioni dell’opposizione. L’avevano incalzata per sapere come si sarebbe comportata in caso di elezioni nazionali anticipate.

Provata dalla commozione aveva poi abbandonato l’Aula. Oggi, tramite il suo profilo Facebook, la Presidente della Regione e vice segretario nazionale del Pd, spiega quelle lacrime. «Ieri ho pianto in consiglio regionale. Si, proprio così: ho pianto. Chi fa politica non deve. Ti raccomandano di non far vedere mai i tuoi sentimenti, come fanno i giocatori di poker. Beh, io non so giocare a carte, non ho mai imparato veramente».

«Faccio politica con passione e per passione –scrive –, e quando è così non si può bluffare. Poi ci sono giorni più duri di altri in cui neanche la passione che ti manda avanti ogni giorno è sufficiente. Ieri è stato un giorno maledettamente duro, uno di quei giorni in cui gli attacchi personali sono ancora più personali, più cattivi di sempre, o forse sei solo tu che la prendi peggio e non ci passi sopra. So che il volto delle istituzioni dovrebbe essere sempre lucido, riflessivo e capace di rispondere a ogni attacco, anche il più cattivo, il più feroce».

«Io ho dovuto fare più fatica di altri – prosegue Serracchiani – per dimostrare che valgo, che occupo il mio ruolo per merito, forse ho dovuto alzare difese e corazzarmi più di quanto avrei voluto. Ma talvolta la corazza non basta, si rompe e viene fuori una persona diversa, con le sue debolezze, il suo impegno quotidiano, la rabbia che sale quando capisci che molti criticano quello che fai a prescindere. Tutto questo è venuto a galla quasi all’improvviso, e sono arrivate le lacrime in aula. Sto leggendo molti di voi. La stima e l’affetto che ricevo dai vostri messaggi è tonificante ed è un’iniezione di forza ed energia che mi fa superare anche l’odio di chi, per sfogare i propri turbamenti, insulta gratuitamente il prossimo al riparo di un social network».

«Servire bene il nostro Paese e, in particolare, una Regione splendida come il Friuli-Venezia Giulia – conclude – è un onore che costa sacrifici e lavoro duro. Ho sempre dato tutta me stessa per esserne all’altezza e non smetterò di farlo. Grazie a tutti, di cuore».

Articoli correlati