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Regione

Ragazzi friulani iperconnessi

Distratti dallo smartwatch a scuola e dalle serie web durante i compiti, l’indagine dell’associazione Mec

Ragazzi iperconnessi, smartphone durante i pasti, videogame anche di notte, serie web durante i compiti, distratti dallo smartwatch a scuola, isolamento sociale, contenuti inappropriati, sono solo alcuni dei temi affrontati nell’indagine “La sfida del digitale in famiglia” a cura dell’associazione MEC. La fotografia, aggiornata al mese di novembre, su un campione di 2.988 famiglie di tutto il Friuli Venezia Giulia (54% provincia di Udine) prende in esame abitudini e difficoltà legate alla gestione del digitale da parte dei genitori.

L’indagine rientra nel progetto “Cittadinanza digitale a Scuola” curato dall’Associazione MEC con il supporto della Regione, della Fondazione Friuli ed è stata realizzata in sinergia con il progetto regionale Prodigi sulle comunità educanti finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini, in collaborazione con il Tavolo per il cyberbullismo e il benessere digitale di Udine, con il progetto Prodigi del Movi FVG.

“Abbiamo la conferma che alcune informazioni basilari come l’età minima per usare Whatsapp o Tiktok non sono conosciute da buona parte dei genitori – afferma il coordinatore dell’associazione MEC Giacomo Trevisan – quindi mancano gli strumenti per comprendere alcuni rischi, come ad esempio che Tiktok è un social network a tutti gli effetti e che non può assolutamente essere utilizzato alle primarie.

Lo stesso vale per il codice PEGI, che fornisce le età minime dei videogiochi, per cui un videogioco come GTA, vietato ai minori di 18 anni, con contenuti molto pesanti, espliciti, violenti, con riferimenti a sesso e droga, viene consegnato nelle mani di bambini delle primarie, esponendoli a contenuti completamente inadeguati”.

I dati più significativi emersi nella ricerca, presentati da Mattia Dall’Asta sociologo e curatore dell’analisi:

1. Quando ricevono uno smartphone?

L’85% viene in possesso di uno smartphone entro la terza media. All’inizio della prima media la maggior parte degli studenti ha già uno smartphone, il 54% (media regionale, ma a Udine-città siamo già al 68%). – Nel passaggio alla seconda media c’è un netto balzo: ben il 73% degli studenti ha uno smartphone (dato di poco superiore a Udine città: 76%) All’inizio della terza si arriva all’85% (A Udine il 94%!)

2. Il 63% degli studenti di prima media usa Whatsapp (in Italia è vietato l’utilizzo autonomo ai minori di 14 anni)

– 19% usa Tiktok (vietato ai minori di 14 anni)

– 9% usa Instagram (vietato ai minori di 14 anni)

3. Quando ricevono un dispositivo per collegarsi ad Internet?

L’81% degli studenti di prima ha un dispositivo personale per collegarsi a Internet (il 10% ha uno smartwatch!). All’inizio della terza media siamo arrivati al 94% (smartwatch sempre 10%)

4. Quanti possono usare i cellulari dei genitori?

Il 73% dei ragazzi può usare il cellulare dei genitori, il 27% in autonomia (tra chi non ha uno smartphone queste percentuali salgono dal 30% all’88% )

5. Quanto sanno i genitori di limiti e regole?

Il 64% dei genitori non conosce il funzionamento del sistema europeo PEGI di classificazione per età dei videogiochi

6. Limiti di età per App e Social (Whatsapp, Tiktok)

– il 33% dei genitori non sa o sottostima l’età minima consentita per l’utilizzo di whatsapp (che è 13 anni)

– il 30% non conosce il limite di età di tik tok

Tra gennaio e febbraio del 2022 tutte le famiglie con figli alle secondarie di primo grado del Friuli Venezia Giulia potranno partecipare alla formazione a cura dell’Associazione MEC per avere supporto e informazioni sulla sfida educativa legata all’accompagnamento dei figli all’uso di Internet e dei dispositivi digitali. Saranno inoltre fornite alcune chiavi di lettura per inserire questi dati nel contesto della prevenzione dei comportamenti a rischio online e dell’educazione alla cittadinanza digitale al fine di sostenere e migliorare le azioni educative e di sostegno alle famiglie su queste tematiche.

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