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Di Natale: «Ora in vacanza, poi deciderò»

Il bomber bianconero alla vigilia della sua ultima gara in bianconero, domani sera, si congeda dai suoi tifosi, ma non svela quale sarà il suo futuro. “Non vado via da Udine, ma da giocatore ancora credo di no”. Il grazie del sindaco Honsell ad “uno splendido atleta”.

“Ora voglio fare due mesi di vacanza, poi vediamo. Non vado di fretta”. Alla vigilia della sua ultima gara in bianconero, Antonio Di Natale si congeda dai suoi tifosi ma non svela ancora quale sarà il suo futuro. “Non vado via da Udine. I miei figli vogliono rimanere a Udine. Ho le mie scuole calcio. Ma da giocatore ancora credo di no”, ha precisato. “Ringrazio il presidente – ha aggiunto il capitano – che per me è un grandissimo tifoso. Sono stati 12 anni bellissimi. Non si può tornare indietro, voglio ringraziare i tifosi che ci hanno sempre sostenuto anche nei momenti difficili. Ho fatto una scelta di vita, con il cuore e con la testa. Sono contento di quello che ho fatto. Voglio ringraziare i miei genitori, mamma e papà, che mi hanno aiutato e tutti quelli che mi sono stati vicini”, ha affermato. Al suo fianco il patron bianconero, Gianpaolo Pozzo, aveva appena descritto l’emozione del momento, “soprattutto pensando al futuro senza Totò” perché “non è facile sostituire un campione del genere. Ha dato tantissimo a questa società. Ci ha fatto divertire tantissimo. Abbiamo avuto la fortuna di avere questo campione assoluto di tutti i tempi dell’Udinese, che ha fatto cose spettacolari e gol decisivi per la nostra classifica. Egoisticamente devo dire che ci mancherà molto sotto il profilo tecnico. Quest’anno abbiamo sofferto perché eravamo abituati troppo bene con Totò, e lui affetto da qualche acciacco non ha potuto darci il solito contributo in termini di gol. Dobbiamo essergli tutti riconoscenti. Ho sempre detto che finché Totti gioca, può giocare tranquillamente anche Totò, quindi gli auguro di continuare. Qui all’Udinese trova sempre le porte aperte”. Porte aperte anche da calciatore? “Se dicesse che vuole rimanere ne parliamo. Ma deve prendere atto che non è più il Totò di 2-3 anni fa. Se non fa 90 minuti… anche se capisco che un campione vuole sempre giocare”. Tra i ricordi più belli Di Natale non nega un po’ di emozione: “Mi sono messo a piangere cinque minuti fa perché Guidolin mi ha mandato un video messaggio. In quei tre anni ci siamo divertiti. Non è facile fare 206 gol con la maglia dell’Udinese, fare tanti gol con questa maglia è come vincere un mondiale”.

Anche il sindaco di Udine Furio Honsell ha voluto esprimere “un caloroso ringraziamento” a Totò Di Natale, che domani giocherà contro il Carpi la sua ultima partita con la maglia dell’Udinese. “Uno straordinario campione e uno splendido atleta – afferma Honsell – un calciatore dotato di una fantasia e di una creatività che pochissimi altri al mondo hanno potuto vantare, ma anche una persona che ha amato molto Udine scegliendo di legare per sempre la propria leggendaria carriera alla città. Proprio per questo motivo, per aver deciso di restare in Friuli anche di fronte a importanti proposte professionali – aggiunge – resterà per sempre nel cuore e nell’immaginario della città”. Il primo cittadino, che sarà allo stadio per partecipare alla festa organizzata per il campione, ricorda inoltre che “Totò è stato anche un benefattore che ha fatto crescere molte associazioni giovanili cittadine”. Di Natale, a cui l’amministrazione comunale ha già consegnato il sigillo della città e un encomio solenne in occasione del suo 200/o gol in serie A, sarà invitato prossimamente a palazzo D’Aronco per un tributo da parte del sindaco e della giunta.

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