Carlo Sgorlon, lo scrittore friulano nato a Cassacco nel 1930 e già Premio Strega nel 1985, avrà finalmente un museo a lui dedicato. Venerdì 26 settembre, alle 18.30, sarà inaugurato il Museo Carlo Sgorlon – Artigiano della parola, realizzato dal Comune di Cassacco che ha incaricato la Cooperativa Snait della progettazione e dell’allestimento con la curatela scientifica di Marco D’Agostini, in collaborazione con la famiglia dello scrittore e con il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Manoscritti, appunti, prime edizioni… e la sua macchina da scrivere
La nuova esposizione permanente arricchisce gli spazi del Centro Civico Comunale, edificio storico che già ospita la Biblioteca, l’Auditorium e il Museo Luigi Garzoni, e che un tempo fu sede della scuola elementare di Cassacco. Proprio qui Sgorlon trascorse parte della sua infanzia, in una casa legata alla figura del nonno Pietro Mattioni, maestro e scrittore friulano. Il museo custodisce numerosi documenti originali tra cui manoscritti, appunti di lavoro, prime edizioni, fotografie, pubblicazioni, dediche e strumenti di lavoro come la macchina da scrivere. L’obiettivo è offrire ai visitatori uno sguardo tridimensionale e inedito sulla figura dello scrittore: non solo i passaggi fondamentali della sua biografia e il legame con il Friuli, ma anche il suo metodo creativo e le passioni artigianali legate al mondo del libro.
Museo multimediale
La definizione di “artigiano della parola” diventa così il filo conduttore del percorso, che valorizza tanto la scrittura quanto l’aspetto creativo e concreto della sua opera. Quello realizzato a Cassacco, inoltre, è un museo multimediale in cui la sala principale è arricchita da uno schermo multitouch che permette ai visitatori di avere accesso a un numero ancora maggiore di opere, testimonianze e materiali, e di ascoltare la voce di Sgorlon stesso, grazie ad alcune preziose interviste. Non mancano all’ingresso i QR code con audioguide e testi in italiano, inglese e friulano, direttamente fruibili dal proprio smartphone. Lungo il percorso è stata inoltre creata la zona “lo studio dello scrittore”, uno spazio evocativo che ricostruisce l’ambiente di lavoro di Sgorlon, con arredi, oggetti personali e strumenti che permettono di immergersi nel suo mondo creativo quotidiano. Accanto a questa esperienza, il percorso museale include anche una saletta audiovisiva con un grande schermo nella quale verranno proiettati importanti documenti video legati allo scrittore: film, interviste, testimonianze e materiali d’archivio che arricchiscono ulteriormente la conoscenza della sua figura e del suo pensiero.
Anche la statua in bronzo di Sgorlon
Tra i pezzi in mostra anche una curiosità: troverà qui casa la prima versione della statua in bronzo di Carlo Sgorlon, realizzata dallo scultore Calogero Condello e originariamente collocata a Udine. L’opera, abbattuta accidentalmente da un camion in manovra nel 2023 e successivamente rimossa, viene oggi donata al Museo dal Comune di Udine senza interventi invasivi, così da testimoniare anche la vicenda che l’ha segnata. Il museo sarà aperto al pubblico il lunedì dalle 14.30 alle 17.30, martedì e giovedì dalle 16 alle 19 e il primo sabato di ogni mese dalle 10 alle 13.