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A nuovo le piccole sale teatrali del Friuli-V.G., presidi di storia e culture

Nei giorni scorsi la Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia ha approvato una delibera per la ripartizione dei fondi previsti per la manutenzione ordinaria, miglioramento funzionale, messa in sicurezza, adeguamento tecnologico della dotazione strutturale e delle attrezzature tecniche delle sale teatrali.

La misura, riferita all’annualità 2025, prevede incentivi fino al 100% della spesa ammissibile per interventi su sale teatrali che si trovano in regione. In questo riparto sono state finanziate solo le sale teatrali piccole (fino a 300 posti) e medie (da 301 a 800 posti) e mentre sono state escluse le sale grandi (più di 800 posti) in quanto hanno già ricevuto nel 2020 e 2022 consistenti contributi.

Nello specifico, sono stati per ora finanziati otto teatri piccoli (fino a 300 posti) per un totale di 388.800 euro e tre teatri medi (da 301 a 800 posti) per 300.000 euro. «L’intenzione, tuttavia è destinare, in sede di assestamento di bilancio, a luglio, ulteriori risorse per poter scorrere entrambe le graduatorie. Sicuramente finanzieremo tutte le richieste per le piccole sale – sono necessari circa 750 mila euro – e, se possibile, anche quelle per le medie». Ad affermarlo è il vicepresidente della Regione, con delega alla Cultura, Mario Anzil, nello speciale che la Vita Cattolica in edicola questa settimana dedica alle piccole sale teatrali “Presidi di storia e cultura”.

Guido Covazzi, Atf: “In Friuli-V.G. concentrazione altissima di piccoli teatri. L’obiettivo ora è avvicinare i giovani”.

Nel servizio sull’argomento, il presidente dell’Associazione teatrale friulana (Atf), Guido Covazzi, esrpime soddisfazinoe per l’intenzione della Regione si sistemare le piccole sale teatrali: «Un’attenzione da parte dei nostri governanti alle sale teatrali è un indice di vivacità culturale apprezzabilissimo. Mi auguro, però, che i progetti non siano affidati a professionisti slegati dal mondo teatrale, ma che ci sia una consulenza anche delle associazioni che li gestiscono. Ciò per evitare, come accaduto in alcuni teatri, di sovradimensionare la dotazione tecnica – luci o sistema audio – rispetto ad altri aspetti, come la comodità d’accesso alla sala e ai camerini, le quinte e il fondale».

 “Concors”. Finalisti Massimo Furlani, Graziana Ciani e Stefano Pandolfo

Il teatro in lingua friulana ha bisogno di nuovi testi, ricorda Covazzi, intervistato dalla Vita Cattolica. È per questo, spiega, che l’Atf ha indetto il 13° “Concors par selezion di tescj teatrâi in lenghe furlane”. La serata di premiazione, con la distribuzione di una pubblicazione con i tre testi vincitori, si terrà mercoledì 18 giugno, alle ore 20, nel salone d’onore della Società Filologica Friulana, in via Manin 18 a Udine. Nel corso della serata sarà svelata la classifica dei tre autori e testi segnalati: Massimo Furlani con “La cjamare sierade”; Graziana Ciani con “Cinccent sfumaduris di vert“ e Stefano Pandolfo con “Ines”. Gli altri segnalati sono Valeria Murianni con “Piel di crot”; Francesco Chiavon con “Il colocui”; Juliana Lorenzoni con “Terapie di grup”; Laurino Nardin con “Plui di cuatri”.

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