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Al Cinema Sociale di Gemona i fotogrammi di Papa Leone XIII

In occasione della ripresa, giovedì 22 maggio, della programmazione cinematografica al Cinema Teatro Sociale di Gemona dopo un periodo di chiusura per lavori, la Cineteca del Friuli offrirà agli spettatori la possibilità di vedere sul grande schermo le immagini in movimento di Papa Leone XIII, il lontano predecessore a cui il nuovo pontefice Robert Francis Prevost ha voluto richiamarsi scegliendo il nome di Leone XIV.

Si tratta di quattro minuti di riprese risalenti al 1898 nelle quali si vede un sorridente Leone XIII in Vaticano che dalla carrozza, dalla portantina o camminando fa il segno della benedizione davanti alla macchina da presa.

La fonte originaria è la Library of Congress di Washington, che conserva una serie di rulli di carta – la cosiddetta Paper Print Collection – con la versione per mutoscopio dei film su Leone XIII realizzati per la Mutoscope & Biograph da W.K.L. Dickson (il pioniere del cinema li considerava fra i risultati più notevoli della sua carriera) e Emile Lauste. Da questi, Kemp Niver ricavò nel 1954 una copia in 16mm contenente otto film distinti. La copia con la serie completa conservata a Gemona proviene dalla Historical Film, una società di Los Angeles diretta da Niver, ed è stata acquistata dalla Cineteca negli anni ’90 sul mercato americano.

Le immagini saranno proiettate al Sociale prima di ogni spettacolo di Conclave (2024), il pluripremiato film di Edward Berger con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Sergio Castellitto, Isabella Rossellini, riproposto nei primi giorni di riapertura della sala.


Pontefice per 25 anni, dal 1878 fino alla morte nel 1903, Leone XIII è ricordato come “il papa delle encicliche” (ne scrisse 86, tra cui la “Rerum novarum”) e “il papa sociale” o “papa dei lavoratori” per l’interesse nelle questioni sociali che riteneva rientrassero fra le materie di cui la Chiesa doveva occuparsi. Come provano i film del 1898, la sua modernità si manifestava anche nella fascinazione per le nuove tecnologie, di cui intuiva le potenzialità.

Scrive Paul Spehr nel catalogo delle Giornate del Cinema Muto, che nel 2000 e nel 2008 hanno presentato a Pordenone alcune di queste immagini in copie provenienti dal Nederlands Filmmuseum: “Per via dell’età (88 anni) e delle frequenti malattie, i suoi consiglieri erano riluttanti a permettere che fosse ripreso, ma pare che avessero ceduto una volta persuasi che il Papa poteva estendere la sua benedizione a persone che altrimenti non avrebbe potuto raggiungere.” Sul British Journal of Photography del 1° luglio 1898 si legge invece che le riprese miravano a rassicurare i fedeli sullo stato di salute del Papa come una semplice fotografia non avrebbe mai potuto fare ed era la prima volta che la “fotografia animata” veniva utilizzata per un simile scopo. Prima di morire, nel febbraio 1903, Leone XIII registrò anche la sua voce mentre declama l’Ave Maria in latino.

La versione digitale dei materiali conservati dalla Cineteca del Friuli è inclusa nel dvd allegato al volume di Aldo Bernardini Cinema delle origini in Italia – I film “dal vero” di produzione estera, 1895-1907, pubblicato dalla Cineteca nel 2008, che sarà messo a disposizione degli spettatori del Cinema Sociale.

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