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Friuli CollinareNews

Asilo nido di Martignacco ampliato. Più spazio per i 130 bambini

È un traguardo significativo quello tagliato, a Martignacco, dalla Scuola parrocchiale dell’Infanzia Francesco Deciani. Recentemente, infatti, sono stati festeggiati il completamento della quinta sezione dell’asilo nido, operativo dal settembre 2019, e la ristrutturazione, nonché l’ampliamento della struttura. «Ogni anno, forti delle numerose richieste da parte delle famiglie – osserva il direttore della scuola, Carlo Delser –, abbiamo operato nel periodo estivo al fine di non interrompere il regolare svolgimento dell’anno scolastico, così anche per aumentare le sezioni, fino alle attuali cinque frequentate da ben cinquanta bambini e bambine».

«Abbiamo potuto realizzare la quinta sezione – prosegue Delser – grazie a un importante finanziamento di 240 mila euro, in conto capitale, da parte della Regione. Tale stanziamento ha inoltre consentito di ristrutturare alcuni locali della scuola per renderla ancora più ampia, confortevole, non solo per il nido, ma anche per l’infanzia, con la sistemazione e l’ampliamento della sala refettorio dotata del collegamento con la cucina grazie a un nuovo portavivande. Ci sono poi due nuove aule. Non solo. Potremo dotare tutte le classi di un impianto di climatizzazione e rifare la parte mancante di copertura della scuola con un tetto coibentato, al fine di completare l’adeguamento dell’immobile alle attuali normative».

Ampliamenti ed adeguamenti questi che – unitamente alla validità della proposta educativa – hanno consentito di passare dagli 86 iscritti del 2020 agli attuali 130, numeri particolarmente significativi alla luce dell’inarrestabile calo demografico. Ben 24 le persone che – oltre alla coordinatrice – compongono il personale scolastico, di queste 18 sono docenti.

«Questo risultato così importante – aggiunge il direttore – è dovuto anche ad una presenza importante del Comune di Martignacco, regolata da una convenzione in essere ormai da ben 35 anni e rinnovata da tutte le Amministrazioni comunali». Non vanno poi dimenticate le scelte operate riguardanti i servizi e l’offerta didattica, ad esempio la cucina interna della mensa, come anche l’inserimento dell’insegnamento della lingua inglese condotto da docenti “madre lingua”.

Anna Piuzzi

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