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SocialeUdine e dintorni

Associazione “Fabiola”, da 25 anni accanto ai ragazzi con gravi disabilità

Il desiderio di sostenersi reciprocamente dando risposta a quelle esigenze che non trovano risposta nelle strutture esistenti è la forza che da 25 anni “alimenta” le attività dell’Associazione di volontariato “Fabiola”. Nato da un gruppo di genitori con figli disabili gravi, il sodalizio – diretto dal presidente Guido Fasano – si appresta a festeggiare il “compleanno” con una grande festa, domenica 26 ottobre, dalle 12, al Centro Amici Solidarietà di Povoletto, evento a cui sono invitati tutti gli amici di “Fabiola”. Sarà l’occasione, insieme alle famiglie e ai ragazzi, per “sfogliare” insieme l’album dei ricordi di un quarto di secolo, fatto di solidarietà, vicinanza, condivisione, possibilità di sollievo per mamme e papà, cura dei ragazzi e anche tanta allegria, affetto, sorrisi, abbracci, giochi, laboratori, intrattenimento.

«Siamo partiti senza fondi – racconta Fasano –, ma avevamo la forza, l’energia, l’entusiasmo di un fondamentale bene immateriale: l’amorevole spirito di solidarietà che ci ha fatto sempre sentire parte di una piccola comunità».

Così “Fabiola” (il nome è stato scelto nel ricordo della moglie di Carlo, uno dei soci), affiancata da tante persone che ne hanno condiviso il desiderio originario, ha portato avanti numerosi progetti «con lo scopo di mantenere la qualità della vita delle famiglie, non unicamente della persona con disabilità».

Tra le iniziative, “Adotta una famiglia”, che quando possibile ha consentito anche l’offerta di un soggiorno estivo e di assistenza domiciliare per garantire un supporto quando le strutture sono chiuse. «L’intento è dare risposte adeguate ai bisogni di tutto il nucleo, non unicamente della persona con disabilità.

In quest’ottica si inserisce anche l’apertura del Centro di via Pola a Udine, un immobile dedicato all’assistenza diurna che dal 2003 rappresenta “l’anima” dell’Associazione, ovvero un luogo in cui prendono forma svariate iniziative per ampliare le possibilità di sollievo alle famiglie e dove sono accolti fino a un massimo di sei bambini e ragazzi. Al momento l’assistenza – che significa per lo più divertimento, stando in compagnia, cantando, ballando, giocando – è garantita a sei ragazzi, con l’aiuto di sette volontari sempre affiancati dagli operatori di una cooperativa sociale.
Nel tempo sono state messe in campo molte altre iniziative, «alcune interrotte perché può anche accadere che i nostri figli non ci siano più, altre modificate e passate in capo ad altre associazioni per persone disabili e poi, con la medesima finalità, all’Azienda sanitaria, come ad esempio il centro avviato nel 2012 a Gradiscutta», illustra il presidente.

«La vera dimensione della nostra opera – aggiunge – non è nei numeri o nelle cronologie, ma si misura con il bene che tanti amici, volontari e operatori hanno donato al sodalizio. E questa è la buona notizia che ha permesso di realizzare un aiuto concreto, seppur a volte con gravosi sacrifici, nel corso di 25 anni».

Guardando avanti, oltre all’entusiasmo e alla volontà di proseguire nella strada tracciata c’è anche la constatazione che «le famiglie sono ancora nella necessità di trovare da sole risposte che altri servizi, pubblici o convenzionati, non sono in grado di dare. Da parte nostra – conclude Fasano – continueremo a farlo, col supporto di chi ci vuole bene così da moltiplicare le nostre risorse ed energie, per il bene dei nostri figli».

Chiunque abbia voglia di mettersi a disposizione come volontario, nei periodi in cui scuole e centri di assistenza sono chiusi, può rivolgersi all’Associazione (fabiola@associazionefabiola.it e 348 4480284).

Monika Pascolo

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