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Medio Friuli

Basagliapenta. I versi di Giulia Tosoni “incantano” il Premio Turoldo

La scrittura è una delle sue grandi passioni. Accanto alla musica. E proprio grazie ad un suo componimento, la friulana di Basagliapenta (in comune di Basiliano) Giulia Tosoni, classe 2006, ha vinto il prestigioso “Premio Turoldo Giovani”, prima edizione del concorso di poesia inedita dedicato ad under 19, promosso dal Centro Studi Padre Turoldo di Coderno di Sedegliano, in collaborazione con l’Università Pontificia Salesiana di Roma e la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma.

Il componimento – dal titolo “Ho perso tutto ma non ho perso niente” –, tra i tanti pervenuti da ogni parte d’Italia, è dunque piaciuto alla giuria – presieduta da don Mauro Mantovani, già direttore della Biblioteca Vaticana e preside dell’Università Pontificia Salesiana – e di cui hanno fatto parte anche docenti universitari, giornalisti, scrittori, filosofi, poeti e critici letterari.
«Ho voluto raccontare pensieri ed emozioni che nascono quando, in alcune circostanze, la vita mette davanti a noi giovani l’opportunità di agire da soli, senza appigli – racconta la vincitrice –. Momenti in cui ci si potrebbe sentire impauriti e persi, ma che si possono superare quando ci si rende conto che gli strumenti per poter oltrepassare ostacoli e prove li abbiamo già dentro noi stessi».

Appassionata lettrice e scrittrice, Giulia, dopo aver frequentato il Liceo musicale “Percoto” di Udine, è ora iscritta al Conservatorio “Tartini” di Trieste nel corso di Composizione. La musica ha, infatti, sempre fatto parte della sua vita, essendo cresciuta tra le fila dell’Associazione musicale e culturale “Armonie” di Sedegliano, dove ha iniziato il suo percorso nella classe di pianoforte con il maestro Daniele Parussini.

Ed è proprio nella fusione delle sue passioni che Giulia intravede il proprio futuro. «Mi piacerebbe continuare a scrivere, racconti e poesie, ma anche testi per il teatro».

Intanto, si gode la gioia per un premio quanto mai inatteso. «Ero presente a Roma, per la cerimonia, con la mia famiglia, ma mai avrei pensato di essere io la vincitrice del concorso. È stata un’emozione grandissima poter condividere con mamma, papà e mia sorella Benedetta questo bel momento», dice. E la soddisfazione, aggiunge, è anche legata al fatto che l’iniziativa sia intitolata a padre David Maria Turoldo. «Conosco alcuni suoi scritti e di lui mi piace la capacità di “attirarti” dentro ai suoi versi che dovrebbero essere conosciuti di più, anche dai miei coetanei, perché sono parole da cui nascono risposte meravigliose alle domande che ciascun essere umano si fa interiormente».

Monika Pascolo

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