711 domande in più rispetto al 2021/22
“La Regione coprirà tutte le richieste di abbattimento rette per la frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia per l’anno educativo 2022/23, pari a 6.170 domande, 711 in più rispetto al 2021/22 (incremento del 13,02%), finanziandole con fondi propri e con risorse del Fondo sociale europeo (Fse)”. Lo rende noto l’assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione e famiglia, Alessia Rosolen, aggiungendo che “il fabbisogno complessivo è di 25.545.075 euro, da ripartire in misura proporzionale a quanto segnalato da ciascun ente gestore del Servizio sociale dei Comuni”.
Il trend è in netta crescita, riporta una nota: dall’anno educativo 2017-18 al 2022-23 le domande soddisfatte dalla Regione sono cresciute di 2.548 unità, mentre le risorse regionali proprie destinate all’abbattimento delle rette “sono più che quadruplicate, passando da 5.181.019 euro agli attuali 22.045.072 euro, a cui vanno aggiunte le quote del Fse”. In particolare, in relazione ai nuclei familiari con un unico figlio minore, sono state trasmesse complessivamente 2.016 richieste, per un fabbisogno complessivo corrispondente a un totale di 22.246 mesi di frequenza di servizi educativi; in relazione ai nuclei familiari con due o più figli minori sono state trasmesse 3.097 richieste, per un fabbisogno corrispondente a un totale di 34.096 mesi di frequenza di servizi educativi per la prima infanzia. Il totale delle richieste trasmesse per l’anno educativo 2022/2023 finanziate con fondi regionali ammonta a 5.113 unità per un totale di n. 56.342 mensilità di frequenza di servizi educativi, a cui si aggiungono ulteriori 1.057 richieste di abbattimento rette finanziate con lo stanziamento di 3,5 mln in attuazione del Programma specifico Fse.