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Caccia al tesoro alla Bibbia a cielo aperto. L’idea di Codroipo diventa una proposta per tutti

Prepararsi alla Prima Comunione divertendosi con una speciale caccia al tesoro all’aperto, alla scoperta di magnifiche icone bibliche nelle vie e nelle piazze, tra mosaici, murales e affreschi? Perché no! L’insolita e apprezzatissima esperienza di catechesi “visiva” è stata proposta per la prima volta nel 2024 ai ragazzi di Codroipo che si preparavano a ricevere il sacramento dell’Eucaristia e, visto il successo, è stata ripetuta quest’anno con un gran numero di adesioni dalle comunità di Codroipo e Goricizza. Poco meno di un centinaio i bambini saliti a Cercivento, il borgo carnico ormai noto per il progetto “Una Bibbia a cielo aperto”, per vivere una giornata di ritiro, tra condivisione, gioco e preghiera, tra le vie “della Salvezza”, “di Maria” e “della Fede”. «I ragazzi ne sono rimasti entusiasti – sottolineano il parroco coordinatore e il vicario, mons. Ivan Bettuzzi e don Gabriele Pighin –. In una giornata che li ha fortemente coinvolti ed entusiasmati, i bambini hanno potuto vivere un percorso di riflessione e di approfondimento biblico e, insieme, un intenso momento di meditazione e di adorazione eucaristica».

Considerato l’alto numero dei partecipanti, il gruppo è stato diviso in otto squadre, spiega mons. Bettuzzi. Inizialmente, quattro di queste sono state impegnate nella caccia “alle icone bibliche” sulle pareti delle case e degli edifici pubblici del paese, mentre le altre quattro vivevano a rotazione diverse brevi attività legate all’Eucaristia, nella bella canonica affrescata: una videocatechesi, un momento di adorazione eucaristica e l’illustrazione da parte di una guida di alcune opere. Al termine, i due gruppi si sono alternati e chi aveva già partecipato alle attività all’interno, mappa alla mano ha potuto sperimentare la caccia al tesoro. In ogni tappa un gioco in cui cimentarsi, l’indizio (un brano del Vangelo) per scovare l’icona successiva e un frammento di un quadro, che come un puzzle troverà completamento e significato solo al termine del percorso, unendo i vari pezzi. Così a dire anche che il senso più grande di ogni opera si comprende solo con la condivisione.
Per concludere l’esperienza, dunque, quale modo migliore di un pranzo insieme e un pomeriggio di giochi? Per viverli ci si è trasferiti negli ampi spazi messi a disposizione dall’oratorio di Sutrio.

Adorazione eucaristica

Un sussidio a disposizione di tutti

La proposta del ritiro è piaciuta così tanto che il parroco di Cercivento, don Harry della Pietra, ha chiesto a don Ivan e a don Gabriele di mettere a disposizione il sussidio realizzato per strutturare l’esperienza anche ad altre parrocchie (lo si può richiedere in Parrocchia a Cercivento).
«Io lo raccomando – conclude mons. Bettuzzi –, perché risorse come quelle del progetto “Una Bibbia a cielo aperto” sono preziose e vale la pena approfittarne. Per i bambini quella visiva è una catechesi molto efficace e coinvolgente, perché per loro lavorare con simboli e icone è molto semplice». «Una volta sperimentata – suggerisce il sacerdote – questo tipo di esperienza può essere replicata anche in percorsi “domestici”, con le chiesette campestri ad esempio, o con altre opere d’arte presenti in parrocchia».

Le prossime iniziative. In luglio la nuova “Via della Speranza”, convegno con Moraglia e mostra di icone

Non cessa di impreziosirsi il delizioso borgo di Cercivento con le opere del progetto “Una Bibbia a cielo aperto”. Nell’anno del Giubileo, alla quarantina di opere già presenti si aggiungerà una nuova via dedicata alla Speranza, che sarà inaugurata sabato 19 luglio lungo la strada che parte dalla chiesa e conduce al cimitero. Sette icone – due delle quali presentate nel 2024, le altre in fase di realizzazione – saranno collocate in altrettante ancone e accompagneranno il cammino di chi percorre la via che conduce al camposanto scandendo sette episodi del Gesù risorto. «Nel luogo in cui passiamo per accompagnare i nostri fratelli defunti, per chi sta piangendo e salutando una persona cara sarà davvero segno di speranza ricordare che se moriamo in Dio potremo incontrarli di nuovo», sottolinea il parroco, don Harry Della Pietra.

Le prime due opere della Via della Speranza, svelate nel 2024

Le opere, precisa il sacerdote, verranno realizzate grazie a fondi regionali concessi per un progetto presentato da quattro comuni: Cercivento, Paluzza, Sutrio e Ravascletto. Il Comune di Cercivento ha scelto di finanziare proprio questa nuova via, in collaborazione con l’associazione “Una Bibbia a cielo aperto”. Le opere saranno realizzate dagli iconografi Giovanni Raffa e Laura Renzi, dello studio Lo Scriptorium di Perugia.
Sempre il 19 luglio, Cercivento ospiterà l’atteso e consueto convegno annuale che – ogni volta con tema diverso – punta i suoi riflettori sul dialogo con le Chiese ortodosse, con relatori sempre di primo piano. Ospiti dell’appuntamento – che quest’anno avrà per tema “Ricostruire la speranza nella famiglia, nel conflitto e nella Chiesa” – saranno il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, la giornalista vaticanista Costanza Miriano e padre Benedikt, monaco ortodosso del Kosovo. All’appuntamento sarà abbinata la chiusura del corso iconografico con il maestro Giovanni Raffa e l’apertura di una grande mostra di icone provenienti dalle più grandi scuole iconografiche italiane.
Nell’attesa di veder svelate le nuove opere, è sempre possibile visitare Cercivento “Una Bibbia a cielo aperto” con l’accompagnamento di una guida, chiamando il numero 388.3432047.

Valentina Zanella

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