Nel Libro di Diverse Terminazioni dei Sgg.ri Cantori, datato 1761, si legge: Riuniti i sottoscritti Cantori oggi in Canonica, per ovviare alle quistioni che nascono ogni anno in occasione dell’ultimo dell’anno, nella raccolta dei sops, nella merenda… divengono per loro, assenti e successori a stabilire quanto segue: Tutti i cantori hanno l’obbligo di intervenire nel canto del Gesù, Gesù…. in tutte due le ville, stando subordinati sempre alle norme che crederanno di adottare i Capi Cantori.
Una tradizione che si rinnova da trecento anni
Da oltre trecento anni, nel silenzio avvolto dalle brume invernali, l’ultimo giorno dell’anno la piccola comunità di Cercivento, in Carnia, rivive una tradizione singolare: i Cantori della pieve, dodici come gli apostoli, bussano alle case del paese portando il loro augurio di bon finiment e di bon prinsipi intonando un’antica lauda del ‘400 scritta dal fiorentino Feo Belcari Gesù, Gesù ognun chiami Gesù approdata, non si sa bene come e quando, in questa piccola realtà tra i monti della Carnia.
Basta chiudere gli occhi: vediamo i vecchi Cantori avvolti nelle nere mantelline, camminare di buon mattino nella neve e bussare alle porte: Compermesso, al è Gjesù cjamìn!’ ‘I Cantôrs! Vignît, vignît!’
Il canto risuona solenne, gli occhi si ravvivano, si bagnano, i vecchi si consolano unendosi ai Cantori ‘Se tu ti senti pene chiama Gesù col cuore / ed ei per grazia viene a toglierti il dolore /sia sempre tuo migliore chiamar col cuor Gesù’. Le possenti voci dei Cantori raggiungono ogni stanza. Pochi istanti, intensi e carichi di emozioni, di ricordi, di sentimenti. ‘Tornait! Us spietìn’! Così di casa in casa, di famiglia in famiglia ad invocare infinite volte quel Gesù per lenire almeno in parte dolori, dispiaceri, problemi e per gioire insieme di un bon finiment e di un bon prinsipi!
Lontano dai clamori mediatici (oggi così prepotentemente invasivi), il 31 dicembre di buon mattino, a Cercivento, l’Onoranda Compagnia dei Cantori manterrà questo legame pluricentenario con il passato portando ancora una volta nelle famiglie il canto del Gesù, Gesù, Gesù, ognun chiami Gesù!
Per chi vorrà unirsi e vivere l’intensità di questa tradizione verso le 12, grazie alla generosa ospitalità della famiglia Morassi, il Gjesù cjamìn sarà intonato nella cappella di famiglia a Cercivento di Sopra. Sarà un modo singolare, genuino e unico essere parte di un momento particolarmente significativo della comunità
Le tradizioni si possono raccontare, ma per entrare in piena sintonia, per assaporare e far propri emozioni e sentimenti è necessario viverle sul posto.
C.V.













