«Per un catechista coltivare la speranza significa non abbattersi quando non si riescono ad ottenere tutti i risultati immaginati, significa sapere che non tutto è in mano tua, ma che da quel semino che hai lasciato verranno dei frutti, anche se forse non sarai tu a raccoglierli. Quel semino rappresenta la speranza che il bene che tu doni, l’amore che metti in quello che dici e in come lo fai, accompagnerà la vita delle persone che incontri». A ricordarlo è don Marcin Gazzetta, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, presentando l’imminente appuntamento con il Giubileo dei catechisti che avrà luogo a Udine lunedì 8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata Concezione. Il parallelismo con Maria è evidente: ogni madre dona amore e cure in modo incondizionato, ma ad un certo punto lascia andare, sapendo che ciascuno dei suoi figli seguirà con libertà il proprio cammino.
«Siamo alla fine dell’anno giubilare e con l’Arcivescovo abbiamo pensato di rivolgere questo invito a tutti i catechisti per vivere insieme un momento giubilare, per avere l’opportunità di incontrarci, di pregare e di fare insieme anche un pellegrinaggio simbolico», spiega don Gazzetta.

Il ritrovo è fissato per le 15.30 nella chiesa udinese della Beata Vergine delle Grazie. Dopo un momento di riflessione guidato da mons. Riccardo Lamba, si formerà il corteo che dalla basilica giubilare attraverserà Piazza Primo Maggio, percorrerà via Manin e imboccherà via Vittorio Veneto fino a raggiungere il Battistero della Cattedrale, dove i catechisti vivranno il rinnovo delle promesse battesimali. Successivamente tutti sono invitati a partecipare, alle 17, in Cattedrale, alla celebrazione per il 25° anniversario di ordinazione episcopale dell’arcivescovo emerito mons. Andrea Bruno Mazzocato.
«Sarà bello poter legare il momento giubilare con questa ricorrenza speciale per il nostro Vescovo che per tanti anni si è occupato anche della formazione di catechisti», commenta don Gazzetta.
L’appuntamento giubilare è stato “preparato” da tre incontri promossi dall’Ufficio catechistico diocesano in altrettante zone della Diocesi, guidati da mons. Lamba e arricchiti da diverse testimonianze sul tema di Maria, madre della Speranza.
«Non a caso partiremo dalla Basilica delle Grazie e proprio l’8 dicembre, festa dell’Immacolata – conclude don Gazzetta –. Negli incontri preparatori abbiamo ascoltato le testimonianze di alcune consacrate e di alcune mamme che ci hanno trasmesso la loro esperienza di vita, di dono della maternità, di accoglienza, di cura verso gli altri. Ci hanno ricordato che ogni catechista è invitato a guardare Maria, così da essere a sua volta accogliente, indicando Gesù».
Valentina Zanella













