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Centro missionario, un anno nel segno della solidarietà nel mondo

Un lavoro di relazione e collaborazione con le Chiese sorelle del Sud del mondo, ma anche interventi laddove vengono a crearsi situazioni di grave emergenza, come in Ucraina e a Gaza. Tutto nell’orizzonte della promozione integrale dell’uomo. È questa la cornice entro cui leggere numeri e indicazioni del bilancio sociale di Mission Odv Ets, braccio operativo del Centro missionario diocesano di Udine, recentemente presentato in conferenza stampa. «Grazie a tanti benefattori e grazie alle istituzioni, in particolare la Regione e l’Università – ha spiegato Luigi Fiorini, consigliere di Mission –, nel corso del 2024 abbiamo potuto realizzare numerosi progetti che hanno soprattutto l’obiettivo di contrastare la povertà intesa nelle sue tante forme, da quella alimentare fino a quella educativa. Attraverso queste numerose iniziative proviamo a rendere tangibile e credibile, nelle opere, il messaggio evangelico. Il nostro desiderio è anche dare continuità a tali opere, accompagnare le comunità in una crescita vera, aderendo alla visione dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, che esorta a farsi prossimi».

I sostegni a distanza, 15 i progetti  attivi

Storicamente Mission agisce anche attraverso i sostegni a distanza, una forma di sostegno continuativo mirato a fornire a bambini e bambine servizi primari quali alimentazione, cure mediche nonché – particolarmente importanti – istruzione ed educazione. Ben 15 i progetti attivi nel 2024: 9 in Sud America (in Perù, Brasile, Bolivia e Argentina), 4 in Asia e Medioriente (in Thailandia, India e Libano) e 2 in Africa (in Etiopia e Costa d’Avorio). «L’istruzione – ha osservato Fiorini – è per noi prioritaria. Negli anni abbiamo portato circa 4.500 bambini e bambine a completare un ciclo di istruzione di cinque anni».

La cooperazione tra Chiese

L’altro ambito di intervento è quello dei progetti di cooperazione tra Chiese, nel 2024 ne sono stati realizzati cinque. In Etiopia, ad esempio, a Taza, è stato rafforzato il centro sanitario diretto dalle suore «Ancelle dei poveri». È stata costruita una “Tukul house”, una struttura materno-infantile dove le donne incinte possono essere accolte e seguite durante tutte le fasi della gravidanza, del parto e del post-parto, anche fino all’età di sei mesi del bambino.

Tre gemellaggi: Argentina, Etiopia e Grecia

Di particolare rilevanza, soprattutto nell’ottica del lungo periodo, sono i “gemellaggi”. In essere ce ne sono tre: in Argentina (da 63 anni), in Etiopia (da 21) e in Grecia (da 10). In questo contesto sono numerose le progettualità realizzate proprio perché lo sguardo è di lungo periodo. A rafforzare questo legame, in questo momento in Argentina e Grecia stanno operando ragazzi e ragazze che hanno scelto di fare un anno di servizio civile internazionale nei progetti che qui Centro missionario e Caritas diocesana stanno realizzando.
In ognuno di questi contesti l’azione del Centro missionario mira ad accompagnare la comunità locale verso l’autonomia.

L’associazione don Franco e don Dario Molinaro

Contestualmente è stato anche dato conto dell’attività dell’associazione don Franco e don Dario Molinaro costituitasi nel 2021 – tramite il Centro missionario e i Missionari Saveriani di Parma, presenti in diocesi – grazie al lascito testamentario dei due fratelli, entrambi sacerdoti. Anche in questo caso la cooperazione tra Chiese avviene attraverso progetti che riguardano sanità, formazione, promozione e tutela dei diritti umani, approvvigionamento idrico, costruzione di luoghi di culto e così via. «È molto importante – precisa Fiorini – l’intervento per i luoghi di culto, perché attorno alla chiesa si sviluppa la comunità, nascono anche servizi collaterali preziosi come scuole e ospedali. Nel 2024 sono otto le chiese su cui siamo intervenuti». E poi è stato costruito un pozzo d’acqua con serbatoio in Camerun, a Bukavu, in Repubblica democratica del Congo sono state reinserite ragazze di strada nel tessuto sociale e così via.
Anna Piuzzi

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