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Cercivento isola di speranza. Convegno con Moraglia, mostra e 7 nuove icone della Bibbia a cielo aperto

Un’occasione per regalarsi mezza giornata di ristoro per il corpo e per il cuore con lo sguardo che si allarga sulla speranza, nell’incanto di Cercivento, “Bibbia a Cielo aperto”. La data da appuntarsi in calendario è quella di sabato 19 luglio quando il borgo incastonato tra le Alpi della Carnia ospiterà una dopo l’altra ben tre pregevoli iniziative: si comincerà alle 9.30 nella pieve di San Martino Vescovo con il convegno sul tema “Ricostruire la speranza nella famiglia, nel conflitto e nella Chiesa”, che avrà come relatori il Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia, padre Benedikt di Decani, della Chiesa ortodossa del Kosovo, e la giornalista e scrittrice Costanza Miriano (prenotazioni entro martedì 15 luglio, tel. 3883432047 o www.unabibbiaacieloaperto.it); dopo il pranzo a offerta libera (anche in questo caso è possibile prenotare il proprio posto), alle 14.30 si terrà la benedizione di 7 nuove opere del progetto “Una Bibbia a cielo aperto”, che andranno a costituire la “Via della Speranza”, e a seguire (ore 15) verrà inaugurata la grande mostra “L’icona, simbolo di Speranza” con la possibilità di visite guidate (alla mostra e alle opere della “Bibbia a cielo aperto”).

Il convegno

Mons. Francesco Moraglia

In un momento storico in cui «è facile smarrire la speranza», il convegno “Oriente e Occidente cristiano. Ricostruire la speranza nella famiglia, nel conflitto e nella Chiesa”, «vuole essere una risorsa per aiutare a credere che è possibile rovesciare una situazione di crisi generalizzata che sembra irreversibile», ha anticipato a Vita Cattolica e Radio Spazio il parroco, don Harry Della Pietra. «Abbiamo scelto questo tema in relazione al Giubileo della Speranza che stiamo vivendo – spiega il sacerdote –, ma anche pensando a quante persone oggi hanno spento la speranza. Per quanti la paura e l’ansia sono diventati elementi caratterizzanti della vita! Dunque, quanto bene ci fa incontrare testimoni che ci aiutino a guardare con speranza il futuro!».

Guidati da testimoni forti, ecco l’impegno che deve guidare ciascuno di noi: «Partire dalla preghiera che ci aiuta a capire che il Signore ci è sempre accanto, che non ci abbandona e che le forze degli inferi non prevarranno né sulla Chiesa, né sull’umanità – sollecita il parroco –. Quando siamo ben ancorati in Dio, ci è più facile agire concretamente per costruire speranza. E tutti noi sappiamo quanto l’icona sappia aiutarci a metterci in relazione con il Signore, con la Madonna e i Santi…».

Le 7 nuove icone e l’inaugurazione della Mostra

Simulazione di una delle ancone della Via della Speranza

Proprio alla Speranza sono dedicate la sette nuove icone opera dello studio iconografico “Lo Scriptorium” che andranno ad arricchire il progetto “Una Bibbia a cielo aperto” e che prossimamente daranno vita alla “Via della Speranza”, ospitate in altrettante ancone, dalla chiesa al cimitero. «È il percorso che la comunità cristiana fa accompagnando i fratelli defunti – conclude don Della Pietra –. Sarà bello, salendo, essere accompagnati da queste grandi icone (di 1,10 metri per 1,5) che raffigurano Gesù risorto: l’incontro con la Maddalena, i Discepoli di Emmaus, La sera di Pasqua nel cenacolo, la Pesca miracolosa, l’Ascensione, Gesù si rivela a Saulo, Gesù appare a più di cinquecento fratelli. All’inaugurazione delle nuove opere seguirà l’inaugurazione della mostra di icone che ormai è diventata tradizione annuale e che rimarrà aperta nel centro espositivo di via Taviele fino al 9 novembre, con 50 opere di grandi maestri iconografi italiani e delle loro scuole». Fortemente consigliate le visite guidate (www.unabibbiaacieloaperto.it).
Valentina Zanella

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