Dibattito in Consiglio regionale. “Quante di queste persone, anziché attendere qui, avrebbero potuto ricevere una risposta in un Cap nel loro territorio?”
“Quasi due ore di attesa in Pronto soccorso: è accaduto soltanto nel tardo pomeriggio di ieri all’ospedale di Udine”. Lo segnala in una nota la consigliera Simona Liguori (Cittadini), ricordando di aver portato oggi nella discussione d’Aula con l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, il tema “dell’attivazione dei Centri di assistenza primaria (Cap) non ancora pienamente operativi sui territori”. “Quante delle persone che hanno atteso quasi due ore in Pronto soccorso – si chiede la rappresentante dei Cittadini – avrebbero invece potuto ricevere una risposta in un Cap nel loro territorio? In una Regione dove ci sono oltre 493mila persone che soffrono di malattie croniche, metà delle quali affetta da più di una patologia, i Cap possono rappresentare una risorsa per la presa in carico di questi soggetti nelle loro case e consentire al medico di famiglia di lavorare insieme a specialisti, infermieri, psicologi e altri professionisti. Incluso il servizio sociale”. Secondo Liguori, Cividale del Friuli, per esempio, è sede di un Cap nel quale i medici di famiglia, presenti per alcune ore al giorno, potrebbero avvalersi della collaborazione di colleghi specialisti e infermieri per la gestione delle persone con malattie croniche. Zugliano e Feletto Umberto – evidenzia Liguori – sono sedi di Cap del distretto di Udine che forniscono solo alcuni servizi rivolti all’area materno-infantile e che dovrebbe aprirsi anche alle numerose persone con malattie croniche, evitando accessi ospedalieri non utili alla qualità della vita delle persone”.