Ottant’anni e non sentirli. Continuando a scrivere, con passione ed entusiasmo, una storia iniziata una domenica pomeriggio, quando aveva preso forma il desiderio di due compaesani. Era il 1945, infatti, quando è nata la “Banda musicale ex Alpini di Coia” che si appresta, sabato 9 agosto, a festeggiare il compleanno, in occasione del patrono della frazione, San Lorenzo. Un vero e proprio “abbraccio” in musica – per riavvolgere il nastro dei ricordi e rinnovare la voglia di stare assieme – a cui idealmente si uniscono tutti coloro che hanno contribuito nel tempo a scrivere la storia della banda, oggi composta da una ventina di musicisti diretti dal maestro David Facini, sotto la guida del presidente Alberto Toffoletti.

E di sicuro sorriderebbero i due pionieri che 80 anni fa avevano condiviso un sogno. Concretizzando l’idea cullata da tempo da Michele de Sare che, senza troppa fatica, aveva “contagiato” con il suo entusiasmo il compaesano Massimo Iob (sarà il primo maestro). Per tutti due la passione per le sette note non era affatto una novità, avendo entrambi già avuto l’occasione di far parte di un gruppo musicale. Si trattava della “Banda del fascio” di Tarcento, operativa dal 1926 (e fino al 1940), che aveva accolto in eredità, quale dono da parte della direzione del Cascamificio, tutti gli strumenti della disciolta “Banda di Bulfons”. Insomma, nel territorio comunale la musica bandistica era un’esperienza che aveva già messo radici addirittura nel 1875, anno di avvio delle attività della “Banda Concordia”, poi operativa fino al 1920.
I due amici, seduti ad un tavolino dell’osteria di Staf, avevano, dunque, gettato le basi del nuovo progetto. La scelta del nome – Banda Musicale “Ex Alpini” di Coia – non a caso: aveva consentito, infatti, di accedere ad un contributo per l’acquisto degli strumenti. In breve, a Michele e Massimo si unirono tanti amici e la banda iniziò ad accompagnare le principali festività religiose di Coia, facendosi conoscere in breve pure nel circondario, dove spesso suonavano, anche senza essere invitati.

Il tempo passa, e così gli strumenti di padre in figlio, con nuove famiglie che entrano nel gruppo. Il terremoto interrompe però l’attività. Ma la voglia di stare assieme e il piacere di suonare va oltre le macerie e l’incognita per il domani.

Il gruppo, dopo qualche tempo, si ricompatta sotto la direzione del maestro Nicola Carlesso (Ivano). Il primo presidente post terremoto è Bruno Zaccomer e con lui iniziano i Concerti sotto le stelle in occasione di San Lorenzo. E la Banda di Coia si fa conoscere anche all’estero, con i presidenti Giuseppe Cussigh e Giorgio Carlesso. Il resto è storia recente. Per 20 anni la presidente è Mara Toffoletti, periodo in cui si consolidano i rapporti con bande “amiche” in Friuli e oltre confine, insieme a progetti solidali (con la musica che aiuta le Lucciolate per la “Via di Natale”). Nel frattempo, nasce una scuola di musica (con i maestri Carlesso, poi Picogna e Facini), oggi composta da 40 allievi tra i 4 e i 40 anni e, a breve, farà il suo esordio anche la banda giovanile. Come a dire: il futuro, per incamminarsi verso il centenario, è già scritto.
Il programma della festa
Sabato 9 agosto i festeggiamenti iniziano alle 17 con l’esibizione di sei bande amiche del Fvg e tre delegazioni da Austria e Germania, nei locali di Tarcento, Coia e Sammardenchia. Alle 18.30, le bande in corteo raggiungono l’area festeggiamenti di Coia dove, alle 19.15, ci sarà il concerto finale con tutti i musicisti; alle 19.45, strumenti in pausa e cena in compagnia degli “Splumats”; alle 21.30 musica con il Dj Massimo Romanini. Sarà attivo un bus navetta da piazza Libertà a Tarcento all’ex ristorante Belvedere di Coia.
Monika Pascolo