Dodici incontri nelle otto foranie – a partire da martedì 11 novembre –, guidati dal vicario generale mons. Dino Bressan e dal delegato episcopale per la pastorale mons. Ivan Bettuzzi, per dialogare con le persone che animano in prima persona le Collaborazioni pastorali. L’obiettivo? Valutare l’attuazione (e l’efficacia) delle Collaborazioni pastorali a oltre sette anni dalla loro introduzione. Questi i passi che attendono la Chiesa udinese durante i mesi di novembre e dicembre. «Fin dalla preparazione del documento che ha dato avvio alle Collaborazioni pastorali, era prevista una revisione del progetto. Sono passati sette anni e molti, me compreso, hanno sentito l’esigenza di un confronto per capire quanto questo percorso è stato utile: quali passi sono stati intrapresi e cosa, invece, ha bisogno di ulteriori miglioramenti». Intervenendo a Radio Spazio durante i festeggiamenti per il 32° compleanno dell’emittente diocesana, l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba ha spiegato le motivazioni di questi incontri – ormai imminenti – nelle Foranie. «Con il Consiglio pastorale diocesano si è pensato di dedicare quest’anno alla revisione del progetto; se questo breve cammino di revisione porterà a proposte reali, in primavera prenderemo alcune decisioni concrete», ha spiegato ancora l’Arcivescovo.
Un nuovo ascolto? Non proprio
Proprio il Consiglio pastorale è stato teatro delle prime riflessioni, a partire dalla seduta del 10 maggio scorso, ripresa nel recente incontro del 4 ottobre. Nelle due circostanze, i consiglieri – raggruppati per Foranie – hanno espresso alcune considerazioni in merito ai primi anni di “vita” delle Collaborazioni pastorali. Ora, per una raccolta più ampia di pareri e suggerimenti, si prospettano in agenda questi dodici incontri per le otto Foranie. Non si tratta, come in passato, di un ascolto reciproco e di incoraggiamento: queste fasi si sono già ripetute ben due volte in pochi mesi, in occasione della rapida visita pastorale con cui mons. Andrea Bruno Mazzocato ha concluso il suo servizio in Diocesi e del primo “giro” nelle Collaborazioni dell’attuale arcivescovo, mons. Riccardo Lamba. Stavolta si guarda con spirito critico a quanto è stato fatto e a quanto, invece, è bene “aggiustare”. O addirittura aggiungere. Per questo gli incontri si rivolgono a una platea più ampia di invitati: sacerdoti, diaconi, direttori e direttrici dei Consigli pastorali delle Collaborazioni, referenti pastorali d’ambito. Potenzialmente sono coinvolte, quindi, circa cinquecento persone (un numero molto più ampio rispetto alla settantina di componenti del Consiglio pastorale diocesano). Potremo definirla, senza paura di esagerare, una piccola e breve dinamica sinodale.
Quattro sguardi
Sono quattro i temi su cui ruoteranno i diversi appuntamenti foraniali. Si inizierà chiedendosi quali dei sette ambiti pastorali delineati dal progetto delle Cp sono realmente operativi e quali, invece, non sono stati ancora attivati (e soprattutto per quali motivazioni): di per sé, per fare alcuni esempi, quasi tutte le Cp hanno attivato collaborazioni tra le diverse comunità sul versante della catechesi e della liturgia, molto meno sulla pastorale familiare o nell’ambito della cultura e della comunicazione: sarà interessante indagare le cause di queste difficoltà, magari traendo spunto da quanto, invece, funziona. In seconda istanza, alla luce dell’evoluzione della società ci si chiederà quali nuove strade è opportuno solcare come Chiesa diocesana (e come Collaborazioni pastorali): va da sé che un ruolo determinante sarà giocato dalle caratteristiche dei diversi territori: luoghi a vocazione turistica, per esempio, hanno necessità pastorali proprie rispetto a zone di campagna, così come la città – con la sua composizione sociale – ha esigenze diverse dalle valli di montagna. Il terzo focus sarà dedicato agli organismi di partecipazione (essenzialmente il Consiglio pastorale di Collaborazione, ma anche i gruppi di riferimento parrocchiali o i consigli per gli affari economici), per capirne l’attuazione e l’efficacia in ordine all’evangelizzazione delle comunità della Cp (non va dimenticato, infatti, che è questo l’obiettivo ultimo delle Collaborazioni pastorali: vivere e portare l’annuncio cristiano). Infine, nei singoli territori si indagheranno eventuali specificità che richiedono adeguate risposte di tipo pastorale.
I primi incontri
Dodici incontri a partire da martedì 11 novembre, quando alle 20.30 l’oratorio di Palmanova ospiterà gli invitati della Forania del Friuli centrale. Si proseguirà, poi, lunedì 17 novembre al centro San Francesco di Cividale per i delegati delle Cp della Forania del Friuli orientale. Giovedì 20 dicembre sarà la volta del Medio Friuli, riunito alle 20.30 nell’oratorio di Codroipo. Il calendario completo, con tutti gli appuntamenti, è pubblicato sul sito dell’Arcidiocesi di Udine.
Segnaliamo che la Forania della Montagna e il Vicariato urbano prevedono ciascuno tre incontri distinti, per motivazioni legate alle distanze geografiche – nel caso della montagna – e alla complessità del territorio – per la città e il suo hinterland –.
Giovanni Lesa













