«Oggi presentiamo una novità a livello nazionale: il primo Codice regionale che ricomprende insieme le discipline di Commercio e Turismo, per coordinare le politiche di sviluppo economico locale in un’ottica di promozione integrata del territorio. Per le imprese si tratterà di una “rivoluzione copernicana”: per la prima volta potranno fare affidamento su un testo redatto secondo i criteri della semplificazione, che codifica in maniera organica le discipline per l’avvio e la gestione di un’attività e tutto il sistema di incentivi messo in campo dalla Regione». Così l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, in aula nel corso della discussione in II Commissione in merito al nuovo disegno di legge in materia di commercio e turismo.
Semplificazione a vantaggio di imprese e cittadini
L’esponente della giunta Fedriga ha dettagliato i pilastri su cui si basa il nuovo Codice. In primis la semplificazione, che porterà la normativa da 567 a 143 articoli e da 14 leggi sparse a un solo Codice regionale. «L’impegno per la semplificazione – ha sottolineato Bini – proseguirà anche con la stesura dei regolamenti, che dovranno essere di facile lettura e applicazione, a vantaggio di imprese e cittadini. Si passerà da 29 a 7 regolamenti per i canali contributivi».
Mappatura delle aree di vendita e snellimento normativo
Secondo pilastro è rappresentato dal Masterplan e dall’urbanistica commerciale. «Verrà effettuata – ha spiegato l’assessore Bini – una mappatura delle superfici di vendita, per garantire il coordinamento regionale dei nuovi insediamenti, specialmente se di grandi dimensioni. In particolare, ci sarà una semplificazione normativa per medie e grandi superfici di vendita che intendono insediarsi in un centro storico. Viceversa, nel caso di insediamenti al di fuori dei centri urbani, verrà introdotta una conferenza dei servizi regionale. Sarà prevista anche la possibilità per i Comuni di alzare gli oneri di urbanizzazione nel caso in cui l’insediamento sia previsto in aree non commerciali».
Sostegno al commercio di prossimità
Terzo pilastro sarà il sostegno al commercio di prossimità. «Nei centri storici – è sceso nel dettaglio l’assessore – sarà garantito sostegno all’avvio di nuove attività. Nei comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e nelle zone a indebolimento commerciale sono previsti contributi per l’avvio di nuove attività, per l’abbattimento di oneri fiscali connessi all’apertura, per l’abbattimento dei cannoni d’affitto e per il sostegno per le spese di gestione, comprese quelle a copertura degli stipendi di dipendenti e collaboratori. Verrà introdotto un nuovo canale contributivo per i locali storici».
«Nell’ambito dei canali contributivi dedicati ai negozi di vicinato – ha specificato l’assessore Bini -, saranno previste premialità per i locali che aderiscono al circuito della Carta famiglia e alle cooperative di comunità che erogano anche servizi alla cittadinanza». Su quest’ultimo tema, l’assessore ha ribadito la disponibilità al confronto in aula per garantire sostegno a questa tipologia di cooperative.
«Sempre in materia di premialità nei bandi regionali – ha specificato l’esponente dell’Esecutivo – è prevista l’introduzione di una premialità per le imprese che si attengono ai contratti sottoscritti dalle associazioni di settore maggiormente rappresentative a livello nazionale».
Mobilità cicloturistica, cammini e ricettività ad essi collegate
Il quarto pilastro riguarda il turismo lento, attraverso un articolo ad hoc per lo sviluppo integrato di mobilità cicloturistica, cammini turistici e forme di ricettività ad essi collegate. Il quinto pilastro fa riferimento ai consorzi di promozione turistica, per i quali verrà introdotto un canale contributivo ad hoc, che finanzierà i piani strategici di marketing che i consorzi dovranno presentare annualmente.
Classificazione degli alberghi, nuovi criteri
Il sesto pilastro si basa sulla riforma della classificazione degli alberghi. «Ci saranno nuovi criteri per la classificazione delle strutture ricettive – ha spiegato Bini -, più chiara, semplice e ispirata ai parametri europei. Inoltre, verrà introdotto un nuovo disciplinare basato sui servizi erogati alla clientela. L’adesione su base volontaria a questo disciplinare comporterà l’inserimento nel circuito promozionale di PromoTurismoFvg. Questo al fine di innalzare ulteriormente la qualità dell’offerta ricettiva».
Contro i rincari, codice deontologico per gli albergatori
L’assessore in aula è anche intervenuto sul tema dei rincari alberghieri che si sono registrati in occasione di determinati grandi eventi, annunciando alcune novità allo studio: “Dopo recenti interlocuzioni con le associazioni di categoria, si sta valutando l’introduzione di un codice deontologico, che potrà essere liberamente sottoscritto dagli albergatori – ha detto -. Soltanto chi sottoscriverà il codice, potrà rientrare nel circuito promozionale di PromoTurismoFvg”.
Tassa di soggiorno possibile per tutti i comuni
Da ultimo, l’assessore ha presentato il settimo pilastro, inerente la tassa di soggiorno: «Verrà estesa a tutti i Comuni la possibilità di introdurre la tassa e verrà lasciata maggior libertà alle amministrazioni locali nella gestione delle risorse, ferma restando l’intesa con PromoTurismoFvg per quanto riguarda gli investimenti destinati alla promozione. Soltanto nel caso di incassi superiori ai 100 mila euro andrà convocato un tavolo con PromoTurismoFVG e i rappresentanti locali delle associazioni di settore».