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Lavoro

Concorso scuole per aumentare la sicurezza sul lavoro con l’innovazione tecnologica

I giovani e l’innovazione tecnologica al servizio della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro: sono questi i pilastri del concorso di idee “Safety by Technology” presentato questa mattina nella torre di Santa Maria, a Udine, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Luigino Pozzo, presidente di Confindustria Udine, Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, e Angela Forlani, direttore regionale Inail FVG.

Per le scuole superiori

Promosso da Confindustria Udine, in particolare, dalla Commissione Sicurezza sul Lavoro dell’Associazione guidata da Germano Scarpa, il concorso di idee “Safety by Technology” si rivolge agli studenti delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Udine per l’anno scolastico 2025/2026, ma che vuole allargarsi anche all’ITS e all’Università di Udine, e nasce con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni nella costruzione di un ambiente di lavoro più sicuro, intelligente e proiettato verso il futuro.
“Questa iniziativa – ha spiegato il presidente Pozzo – rappresenta per noi non solo un progetto educativo, ma una vera e propria visione per il futuro del lavoro. Chiediamo agli studenti di immaginare, progettare e proporre soluzioni innovative che abbiano come obiettivo la prevenzione dei rischi, la tutela della salute e il miglioramento delle condizioni lavorative, facendo leva sul potenziale straordinario delle nuove tecnologie. In un’epoca in cui il cambiamento tecnologico accelera ogni giorno, diventa essenziale saper orientare tale trasformazione verso obiettivi concreti di benessere collettivo. La tecnologia non deve essere percepita come un fine in sé, ma come uno strumento al servizio delle persone, capace di integrarsi con le pratiche quotidiane, prevenire infortuni, ridurre i margini di errore umano e garantire ambienti di lavoro più sicuri, reattivi e resilienti. Dispositivi intelligenti, automazioni, sensori, piattaforme digitali, intelligenza artificiale, robotica collaborativa: queste non sono soltanto parole chiave della modernità, ma alleati concreti della sicurezza se utilizzati con consapevolezza, etica e progettualità”.

Il concorso invita gli studenti a esplorare liberamente le possibilità offerte dall’innovazione tecnologica applicata alla sicurezza sul lavoro. Che si tratti di strumenti per la rilevazione tempestiva di condizioni di rischio, sistemi di monitoraggio e controllo in tempo reale, dispositivi di protezione evoluti, oppure soluzioni digitali per la formazione e la consapevolezza, “ciò che ci interessa – ha sottolineato Pozzo – è coltivare nei giovani l’idea che la sicurezza non è soltanto un obbligo normativo, ma un valore culturale da sostenere con creatività, competenze e senso di responsabilità”.

Team di sudenti su specifiche aree tematiche

I team di studenti coinvolti potranno sviluppare i loro progetti su specifiche aree tematiche con focus sul concetto dell’innovazione della sicurezza, con l’obiettivo di creare ambienti lavorativi più sicuri. Saranno chiamati a ideare soluzioni innovative che migliorino le tecnologie esistenti o ne introducano di nuove, applicabili all’intero ambiente di lavoro, inclusi macchinari, impianti, strutture e altri elementi operativi.
Consapevoli che stiamo entrando anche nell’era dei cobot al servizio dell’uomo, si dovrà esplorare pure l’intersezione e il miglioramento tra le nuove tecnologie, in particolare robot e cobot, e la salute e sicurezza sul lavoro. Si intende insomma stimolare la creazione di soluzioni tecnologiche che pongano al centro la sicurezza del lavoratore, garantendo un’interazione sicura ed efficiente con i sistemi automatizzati.
I progetti potranno essere presentati in forma scritta, grafica, multimediale, tecnica o progettuale, lasciando agli studenti la libertà di esprimersi con i mezzi a loro più congeniali.

Entro il 26 settembre

La scadenza per l’adesione delle scuole è fissata per venerdì 26 settembre 2025. I progetti potranno essere inviati a partire dal 1° ottobre 2025 e saranno valutati nei primi mesi del 2026. All’esito della valutazione delle progettualità, la Commissione valutatrice individuerà i tre migliori elaborati che saranno premiati in occasione di una cerimonia di chiusura, cui saranno invitati a partecipare, oltre ai team selezionati, anche i rappresentanti degli istituti scolastici.

Premi: buoni spesa per l’acquisto di materiale tecnologico-didattico

I premi per le tre migliori progettualità consisteranno nella fornitura di buoni spesa per l’acquisto di materiale tecnologico/didattico, oltre che alla possibilità di effettuare visite alle aziende del territorio che promuovono innovazioni tecnologiche implementabili nell’ambito della salute e sicurezza del lavoro. Ogni team partecipante riceverà un premio di partecipazione al concorso.

Pozzo: «Rafforziamo il dialogo tra scuola e impresa»

“Con questa iniziativa – ha rimarcato Pozzo -, vogliamo anche rafforzare il dialogo tra scuola e impresa, promuovendo nei giovani una nuova consapevolezza: la sicurezza sul lavoro deve evolversi di pari passo con l’innovazione tecnologica. Solo unendo l’intelligenza umana con quella artificiale, solo integrando strumenti digitali nei processi produttivi in modo etico e strategico, possiamo costruire luoghi di lavoro in cui le persone siano protette, valorizzate e messe nelle condizioni di operare in serenità”.
“Ringraziamo tutte le istituzioni per il loro sostegno, le scuole per la loro collaborazione e soprattutto gli studenti per il loro entusiasmo e per la loro visione – ha concluso il presidente Pozzo -. È proprio a loro che affidiamo il compito più importante: essere protagonisti di un cambiamento culturale che mette al centro la vita e la dignità del lavoro, accompagnate dalla forza positiva della tecnologia. Auguro a tutti i partecipanti un percorso di crescita, scoperta e ispirazione. Che questo concorso non sia solo un’occasione formativa, ma l’inizio di un impegno condiviso per un futuro in cui innovazione e sicurezza camminino insieme, ogni giorno, in ogni impresa”.
“La sicurezza sul lavoro – ha affermato Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, università e famiglia – è un diritto inalienabile di ogni lavoratore e un impegno da parte delle aziende che devono investire sui dipendenti. Plaudo quindi a questa iniziativa di Confindustria Udine che promuove azioni di sensibilizzazione rivolte ai giovani – che sono studenti in stage aziendale o in alternanza scuola-lavoro oltre che i lavoratori di domani – e l’impegno da parte delle imprese di elevare gli standard di sicurezza attraverso le nuove tecnologie”.

Rosolen: «Sicurezza sul lavoro è priorità. Carta di Lorenzo è stata spartiacque»

“Questo concorso – ha proseguito l’assessore Rosolen – si inserisce perfettamente nella strategia integrata d’azione promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, condivisa anche da Confindustria Udine, che individua il diritto alla salute e sicurezza sul lavoro come una priorità imprescindibile dell’intero sistema territoriale. Il Programma triennale delle iniziative per il consolidamento delle attività per la sicurezza sul lavoro che ci apprestiamo ad aggiornare e la Carta di Lorenzo hanno segnato uno spartiacque rispetto al passato – ha concluso Rosolen –, favorendo un approccio alla responsabilità collettiva condivisa che ha messo al centro il capitale umano e la sua sicurezza”.
“Il concorso di idee ‘Safety by Technology’ – ha infine commentato Angela Forlani, direttore regionale Inail Friuli Venezia Giulia – è un’iniziativa di sicuro valore, in quanto si propone di coinvolgere gli studenti sul tema della sicurezza sul lavoro stimolandoli a riflettere sui futuribili usi delle nuove tecnologie in chiave di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Con orgoglio, mi piace ricordare che il coinvolgimento dei giovani in iniziative di diffusione della cultura della sicurezza è uno dei percorsi strategici in cui Inail è impegnata da molti anni”.
Al termine, Fabiano Benedetti, ceo di beanTech, ha portato una testimonianza aziendale di come l’intelligenza artificiale possa venire applicata alla sicurezza sul lavoro, avendo realizzato, per un suo cliente, una piattaforma pilota IA finalizzata a prevenire gli infortuni, essendo capace di individuare in tempo reale i comportamenti e i movimenti anomali di un lavoratore all’interno della fabbrica.

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