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Regione

Coronavirus, scuole chiuse fino all’8 marzo

La decisione presa dopo i 6 casi di positività al test emersi nelle ultime ore in Friuli-Venezia Giulia. Con lunedì 2 marzo terminano invece le restrizioni relative a Messe, spettacoli teatrali, cinema, manifestazioni sportive.

Le attività didattiche in Friuli Venezia Giulia sono sospese per ulteriori sette giorni. Lo stabilisce, intervenendo su università e scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi i servizi educativi dell’infanzia, un’ordinanza alla firma del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Il provvedimento – informa una nota della Regione Fvg – sarà esecutivo dalla mezzanotte di oggi e rimarrà in vigore fino alle 24 di domenica 8 marzo. Terminano, invece, con lunedì 2 marzo le restrizioni relative a Messe, spettacoli teatrali, cinema, manifestazioni sportive. 

La decisione è stata presa dopo che, tra sabato 29 e domenica 1 marzo, anche in Friuli-V.G. sono emersi i primi test positivi al Coronavirus. Al momento le persone contagiate in regione sono 6: uno a Trieste e tre a Udine, due a Gorizia. Ad adesso i tamponi effettuati in Friuli Venezia Giulia sono stati 243, dei quali 16 sono in corso di esame; in tutto le persone in osservazione in quarantena domiciliare sono 122.

“Tutte le scelte che stiamo compiendo cerchiamo di farle insieme al mondo scientifico. Abbiamo sentito oggi diversi professionisti del settore a livello regionale e nazionale. Bisogna scegliere in modo consapevole e oggettivo”, facendo valere “il diritto dei cittadini a vivere una vita normale” e “il diritto quella della salute”. Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in collegamento telefonico con l’emittente locale Telequattro, spiegando anche la scelta di prorogare per un’altra settimana la chiusura di scuole e atenei in regione. “Non è un periodo semplice – ha aggiunto – ci troviamo in mezzo a un’emergenza di carattere nazionale e di questo siamo consapevoli. Fin dalla scorsa settimana avevamo chiesto di intervenire con misure straordinarie per contenere al massimo l’epidemia”.

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