Non c’è dubbio, soprattutto dopo il Covid, in Friuli il movimento corale sta vivendo un periodo di difficoltà, soprattutto sul fronte del ricambio generazionale. Eppure alcuni segni di speranza ci sono, e proprio in tema di giovani.
Uno di essi viene da “Corovivo”, i “confronti corali” organizzati dall’Usci FVG (Unione società corali friulane) la cui 19ª edizione si terrà domenica 26 ottobre nella chiesa di San Francesco a Cividale. Ebbene, dei 14 cori che si sono presentati e che si esibiranno durante la giornata, tre sono di bambini – Salvador Gandino di Porcia; Piccoli InCanti di San Lorenzo Isontino; voci bianche del Fran Venturini di Domio (Trieste) – e tre di giovani – Gruppo vocale giovanile Aesontium di San Pier d’Isonzo, Giovani del Contrà di Fontanafredda, Gruppo vocale femminile Primorsko di Caresana (Trieste). «In quasi vent’anni di questa manifestazione – racconta Pier Filippo Rendina, segretario operativo dell’Usci FVG – è la prima volta che abbiamo così tante voci bianche e giovanili. È un bel segnale. Vuol dire che la coralità si mantiene fresca e vitale, nonostante le preoccupazioni sul ricambio generazionale». Già, perché, ammette Rendina, «in molti cori in questo momento c’è difficoltà ad avvicinare i giovani affiancando generazioni diverse, in passato uno dei punti forti della coralità».
Nondimeno la presenza di questi gruppi è un segnale positivo. E interessante è anche la scelta del repertorio che i gruppi giovanili hanno scelto. La formula di Corovivo, infatti, prevede che i cori partecipanti presentino una proposta musicale e artistica ragionata e costruita su un progetto che va scritto e presentato ad una commissione, la quale poi lo vaglia e ammette il coro a partecipare. Quest’anno la commissione – composta da Giovanni Zanetti, coordinatore, Alessandro Drigo, Elia Macrì, Tamara Stanese, Gianna Visintin – ha ammesso tutte le 14 proposte presentate. «Sia il coro Aesontium che il Giovani del Contrà – spiega Rendina – si sono interrogati su quale repertorio sia più adatto ai giovani evidenziando come non sempre le scelte che appaiono più scontate, ovvero la musica leggera, siano le preferite. Infatti questi due gruppi hanno puntato su brani d’autore e di musica colta».
«Bambini interessati, ma è difficile trattenerli quando crescono»
«I bambini sono molto interessati all’attività corale: gli piace imparare e affrontare la sfida di cantare davanti al pubblico. Questo fino all’età delle medie. Poi però solo chi ha veramente passione prosegue in gruppi giovanili, il 90% lascia». Ad evidenziarlo è Cristina Del Negro, direttrice del Coro Piccoli InCanti di San Lorenzo Isontino, tra i gruppi che si esibiranno a Corovivo. «Per questo – prosegue – bisogna sfruttare gli anni in cui sono piccoli». Come? Del Negro tiene a sottolineare che la sua “politica” è accogliere tutti coloro che si avvicinano e farli diventare intonati. «Metà di chi arriva – spiega – è “mononota”, ovvero pensa di fare una melodia, ma canta un’unica nota. Tramite esercizi, proposti in forma di gioco, capiscono. È un lavoro impegnativo, che però dà molta soddisfazione». Il coro Piccoli InCanti a Corovivo porterà un progetto dedicato al tema della terra con brani arrangiati di Toquino, Finardi, Jobim, Michael Jackson. «Nel caso di bambini delle elementari – riflette Del Negro – se si sceglie un repertorio più vicino alla musica che ascoltano ogni giorno è molto più facile renderli entusiasti».
Il programma
Corovivo inizierà al mattino alle ore 11, con il primo concerto cui parteciperanno sei cori: la Schola gregoriana AlbaRosa di Poggio Terza Armata (Gorizia), la Corale San Canciano di Campoformido, il Grupo vocale Viriditas di Pordenone, il Grop Corâl di Vidules di Vidulis di Dignano, il Coro misto Fran Venturini di Domio (Trieste), la Corale InCanto pop choir di Cordovado.
Il secondo concerto si terrà invece nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, con i cori di voci bianche e giovanili, assieme al Croma col punto di Fagagna e al Natissa di Aquileia. Alle ore 19.30, ci sarà il concerto di gala, con i cori che si saranno classificati nella fascia di eccellenza. A deciderlo sarà una giuria chiamata a valutare la qualità dell’esecuzione, presieduta da Benedetta Nofri, direttrice di coro toscana, e composta da Rahela Duric, slovena, ma attiva a Graz, Domenico Moneta, direttore del coro maschile piemontese La Rupe, Marina Mungai, dal Lazio, Matteo Valbusa dal Veneto. Al migliore di questi cori d’eccellenza verrà infine assegnato il Gran Premio Corovivo (2000 euro).













