«Eppure li sentiamo parlare nella nostra lingua nativa». È un’espressione degli Atti degli Apostoli a ricordare a tutti noi il significato della Pentecoste: riportare in unità le differenze grazie all’azione dello Spirito Santo, lo stesso Spirito che, soffiando dove vuole, arricchisce la Chiesa con sempre numerosi carismi. E il Giubileo altro non è se non un’occasione per rendere concreta quell’unità. Proprio l’Anno Santo offre l’opportunità a movimenti e associazioni ecclesiali – coloro, cioè, che oggi incarnano i carismi profusi dallo Spirito Santo – di riunirsi a Roma sabato 7 e domenica 8 giugno in occasione del Giubileo loro dedicato. Non a caso il fine settimana è proprio quello della Pentecoste.
A Roma cinquanta pellegrini del Rinnovamento nello Spirito

Anche dal territorio dell’Arcidiocesi di Udine partiranno alla volta della capitale alcuni gruppi afferenti a movimenti o associazioni ecclesiali; è il caso del Rinnovamento nello Spirito (RnS), che, come spiega la referente Valeria Venchiarutti, sarà a Roma con circa 50 persone provenienti dalla diocesi udinese, alle quali si aggiungerà un’altra ventina di pellegrini dalle altre diocesi della regione. «I momenti principali saranno i due giorni precedenti la domenica di Pentecoste – spiega Venchiarutti – ; il venerdi ci sarà la “pre-veglia” nel corso della convocazione nazionale di RnS che si svolgerà nell’aula Paolo VI, in Vaticano, e avrà come ospiti persone che hanno fatto la storia del movimento. Tutti loro hanno sperimentato che lo Spirito Santo ha cambiato la loro vita, li ha resi testimoni credibili tanto da dare vita a questo movimento».
Nel territorio dell’Arcidiocesi di Udine sono attivi dieci gruppi del RnS. Tutti loro si riuniscono a cadenza settimanale e una volta al mese celebrano insieme la Santa Messa. Il carisma di questo movimento consiste nell’attingere forza dallo Spirito Santo (in particolare con il rito laicale dell’effusione), portando l’esperienza di preghiera a trasformare progressivamente la vita quotidiana.
Giubileo anche per Comunione e Liberazione

Diversi anche i pellegrini di Comunione e Liberazione (Cl) che raggiungeranno Roma autonomamente per l’evento giubilare dedicato ai movimenti e alle associazioni. «Gran parte si sono organizzati a gruppetti con treni, con le macchine». Così Marco Peronio, referente di Cl. Quando gli chiediamo lo spirito con cui il movimento ciellino parteciperà al Giubileo, Peronio ci risponde con due parole: «Gratitudine e responsabilità. Gratitudine perché ancora una volta siamo convocati dal Papa: per noi è come un ritorno a casa, convocati da quella Chiesa che è il motivo per cui siamo insieme. Non per una questione di dovere o di schieramento, ma per ciò che viviamo ogni giorno. In un momento in cui questa unità tante volte è messa in discussione, il Giubileo richiama tutti noi al motivo per cui siamo insieme».
L’attività ordinaria di Cl non consiste innanzitutto un calendario di iniziative, ma in una proposta di vita che aiuti a riconoscere Cristo presente in ogni circostanza, dal lavoro allo studio, dalle relazioni alle fatiche. «Certamente ci sono anche aspetti più strutturati; in particolare tre», riprende Peronio. «La scuola di comunità, a cadenza più o meno settimanale; la carità come legge della vita; la partecipazione al fondo comune, cioè la condivisione dei beni».
Il programma del Giubileo dei movimenti e delle associazioni
Tutti loro si inseriranno nel programma del Giubileo romano. In particolare, sabato 7 giugno, al mattino, è previsto per tutti il passaggio della Porta Santa nella basilica vaticana di San Pietro; alla sera, alle 18:30 la pre-veglia in piazza San Pietro a cui seguirà, alle 20:30 la veglia di preghiera di Pentecoste presieduta da Papa Leone XIV. Il giorno dopo, domenica 8 giugno, alle 10:30 nella piazza antistante la basilica vaticana la Santa Messa sarà presieduta sempre dal Santo Padre.
G.L.