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Da piazzetta Marconi a via Gemona. Nuovo look accessibile per un quartiere udinese

Un progetto di riqualificazione che punta a trasformare un intero borgo udinese. È quello che si estende da via Mercatovecchio e piazzetta Marconi e prolunga la rigenerazione urbanistica fino a via Gemona. Più di mezzo chilometro di intervento per dieci punti chiave della città, ricchi di storia, fascino e al momento, purtroppo, poco fruibili.

Rimettere le persone al centro degli spazi urbani, migliorandoli esteticamente, dando spazio al verde e aumentando l’accessibilità. Sono queste le caratteristiche principali dell’ambizioso progetto che la giunta comunale intende avviare. Il primo documento di fattibilità tecnica, cui seguiranno quelli definitivi che sono stati finanziati grazie alla recente manovra di assestamento di bilancio, è stato illustrato oggi dal sindaco Alberto Felice De Toni, dell’assessore ai Lavori pubblici Ivano Marchiol, dal vicesindaco Alessandro Venanzi, alla presenza anche dell’architetto responsabile del progetto, Dimitri Waltritsch.

Interessate dai futuri interventi sono: riva Bartolini fino a via Gemona, piazza San Cristoforo, via Petracco e piazzetta Antonini, in un continuum che idealmente va da piazza Libertà fino a piazzale Osoppo. Una intera area del centro quindi, quella a nord, cambierebbe completamente volto e conferirebbe valore e piena accessibilità tra gli altri a luoghi come la chiesa di San Cristoforo, palazzo Stringher, sede della Fondazione Friuli, palazzo Antonini – Maseri, sede del Rettorato, palazzo Antonini, sede dell’Università, la casa di Giovanni da Udine, il palazzo che ospita l’Educandato Uccellis e la Chiesa di Santa Chiara.

Nel presentare il progetto De Toni ha voluto rimarcare gli obiettivi dell’amministrazione: «Siamo entusiasti di poter presentare alla città quest’oggi un piano ambizioso per trasformare ancora il centro di Udine e valorizzare al meglio la sua ricca storia. Dallo splendore di via Mercatovecchio riqualificata proseguiamo il percorso verso nord, andando a toccare strade e palazzi storici che conservano la storia e le storie dei grandi personaggi della nostra città. Si tratta di un progetto che guarda ai migliori modelli europei, per rendere Udine una città ancora più bella e soprattutto moderna, per cittadini e turisti».

Il piano, ispirato a importanti esempi di riqualificazione urbana in tutta Europa, affronta in maniera concreta e innovativa il tema dell’accessibilità universale, eliminando completamente dislivelli e barriere architettoniche lungo tutte le aree pavimentate comprese nell’ambito di intervento. Una superficie continua, senza interruzioni, che consente la libera fruizione dello spazio pubblico anche tramite tre nuove piazzette che verranno realizzate o valorizzate.

Riva Bartolini e via Molin Nascosto: tra continuità e valorizzazione ambientale

Riva Bartolini sarà oggetto di un’attenta riprogettazione, nel segno della vivibilità urbana e della qualità di spostamento. I percorsi pedonali e le zone carrabili (realizzate in cubetti di porfido) saranno portati allo stesso piano, garantendo una maggiore fruibilità e un grado estetico notevolmente migliorato.

Via Molin Nascosto, angolo suggestivo e poco conosciuto della città, sarà valorizzato attraverso un intervento paesaggistico e botanico. Il progetto prevede infatti la riqualificazione della vegetazione lungo la roggia e la creazione di un nuovo belvedere urbano in prossimità del ponte su Riva Bartolini: una piccola area di affaccio e sosta che offrirà ai cittadini un nuovo punto di incontro e di passaggio alternativo. Uno degli scorci più amati in città sarà quindi ancora più fruibile.

Una nuova identità per piazza San Cristoforo

Cuore pulsante del progetto è piazza San Cristoforo, destinata a diventare una vera e propria piazza aperta alla cittadinanza, un’oasi verde urbana a cui sarà data una nuova identità. La piazza sarà infatti completamente riqualificata con un’ampia posa di materiali in linea con il contesto storico e resa pedonale, connettendosi in modo sinergico con via Gemona e con piazzetta Antonini attraverso il primo tratto di via Gemona, creando un’unica area a prevalente vocazione pedonale.

Lo stato attuale verrà superato con una razionalizzazione del traffico che confluirà in un’unica direttrice sul lato ovest della piazza, mantenuta a senso unico da via Palladio verso Riva Bartolini e integrato nel sistema della ZTL Centro.

Al centro della piazza saranno installate delle aree verdi, con piantumazioni pensate per entrare in perfetta armonia con la nuova piazza e fornire ombra a contrasto della calura estiva. Saranno presenti quindi alberi di media grandezza e una fontana nel punto in cui si trova uno dei pozzi storici (oggi tombato) della città di Udine.

Via Petracco e Piazzetta Antonini

Proseguendo, il masterplan approvato dalla giunta comunale prevede un intervento importante anche nell’area antistante a Palazzo Antonini, sede dell’università degli studi di Udine. Il traffico proveniente da via Mantica/Mazzini confluirà su via Petracco e poi in direzione nord verso via Gemona in un’unica direttrice. Anche qui nuove alberature e una completa ristrutturazione della superficie stradale e pedonale regaleranno un volto completamente nuovo alla piazza.

Via Gemona

La conclusione del progetto arriva via Gemona. La parte conclusiva del macro-progetto di riqualificazione riguarderà infine l’asse di uscita verso nord dal centro cittadino. Qui sono previsti importanti novità.

All’imbocco della via, l’attuale slargo con aiuola sarà sostituito da una nuova piazzetta, che moltiplicherà le potenzialità di questo luogo, dove sono presenti non solo attività ristorative e commerciali, ma anche enti culturali e scolastici, come l’educandato Uccellis. Viene riaperta in parte la roggia, che era stata tombata negli anni ’50 del secolo scorso, riconnettendo il corso del canale con i tratti rimasti scoperti più a sud, dietro a via Gemona, piazzetta Antonini, parco Antonini e via Molin Nascosto. A fianco della roggia ci sarà un’area pavimentata che ospiterà un nuovo marciapiede e nuovi stalli per le auto, intervallati da alberi a arredi.

Più avanti, il laghetto di via Gemona viene completamente rivisto, ampliato e trasformato in un biotopo urbano con annessa area didattica: un luogo unico nel panorama della città, in cui viene intensificata la vegetazione e creata una passerella per poter vivere l’area ed è possibile finalmente apprezzare una vista aperta sulla Chiesa di Santa Chiara.

Il primo step è piazza San Cristoforo

L’iter per il progetto è ora cominciato: la riqualificazione si svolgerà a step, per un investimento complessivo dell’amministrazione del valore, ad oggi, di circa 7 milioni. Il Comune ha finanziato, in assestamento di bilancio, la progettazione del primo lotto, quello che riguarda piazza San Cristoforo e riva Bartolini, del valore di 1 milione e 400mila euro. Tuttavia gli interventi si inseriscono in un processo di riqualificazione del centro che si pone in continuità con le opere realizzate in passato in via Mercatovecchio e in piazzetta Marconi, completando un asse fondamentale per il centro storico, valorizzandolo in maniera completa.

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