«L’amore si propone e mai si impone: è questo l’amore che siete chiamati ad annunciare ogni volta che annunciate il Vangelo! È questo l’amore che siete chiamati a celebrare ogni volta che celebrate l’Eucaristia. È questo l’amore che condividerete con ogni persona il Signore metta sul cammino della vostra vita. Questo è l’amore che voi testimonierete con la vostra vita!» Con queste parole l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba si è rivolto a don Manuel Minciotti e don Luigino Vit domenica 23 novembre, nel corso della Messa in cui i due diaconi hanno ricevuto l’ordinazione presbiterale. Accanto a mons. Lamba, l’arcivescovo emerito mons. Andrea Bruno Mazzocato e moltissimi sacerdoti del clero di Udine, di Gorizia e di Trieste, molti dei quali già compagni di Seminario dei due nuovi preti.

Centinaia di persone in festa
Un pomeriggio udinese tanto freddo fuori dalla Cattedrale quanto caloroso all’interno della stessa, ha infatti accolto il “sì” al sacerdozio di don Minciotti e don Vit. Cattedrale, manco a dirlo, gremita di fedeli, molti dei quali rimasti in piedi per carenza di posti a sedere: parenti e amici dei due novelli sacerdoti, molti “ragazzi” di don Luigino – 61 anni, che nella vita è stato educatore – e giovani amici di don Manuel – 33enne che invece proviene da esperienze di oratorio. Tra i fedeli anche alcuni dei giovani che hanno partecipato all’incontro diocesano della Giornata mondiale della Gioventù.

La ricchezza del rito accompagna la commozione di chi sa di trovarsi davanti a due persone che hanno scelto di donare l’intera vita al Signore: la prostrazione distesi a terra, il canto delle litanie dei santi, l’imposizione delle mani dei preti presenti sul capo dei loro nuovi confratelli, così come l’unzione di quelle dei due novelli preti da parte dell’Arcivescovo, la vestizione con gli abiti sacerdotali: via la dalmatica e la stola “in diagonale” per abbracciare la casula e la stola diritta, alla maniera sacerdotale. E quell’abbraccio, ormai fraterno, con il Vescovo e i sacerdoti presenti. In quella fredda domenica pomeriggio due nuovi preti hanno iniziato il loro servizio nella Chiesa udinese, iscrivendo il loro nome accanto a quello di innumerevoli confratelli che, nei secoli, hanno composto il variopinto presbiterio diocesano.


L’Arcivescovo: «Schieratevi dalla parte dell’amore di Dio»
Commentando il brano evangelico del giorno – solennità di Cristo Re, con il testo della crocifissione di Cristo – l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba ha affermato che «La Provvidenza ci offre, oggi, questo testo: è come una “Porta Santa” tramite cui passare per essere sacerdoti per Cristo, con Cristo e in Cristo. Non abbiamo ascoltato il testo di una commedia, ma di un dramma», ha commentato l’Arcivescovo. «Si tratta di schierarsi dalla parte dell’amore di Dio, che pur di salvare ogni persona – nessuno escluso – si lascia inchiodare sulla croce come un malfattore per offrire la salvezza a chiunque glielo chieda, fosse anche nell’ultimo istante della sua vita».

«Cari don Luigino e don Manuel – ha concluso l’Arcivescovo –, accogliete questa pagina di Vangelo come un grande dono di Dio. La vostra vita possa conformarsi sempre più all’amore di Gesù Cristo, crocifisso per amore nostro».
G.L.













