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Regione

Famiglia, verso la nuova legge regionale

Il punto agli Stati generali. Assemblea plenaria il 16 ottobre

La norma sulla famiglia sarà una sfida di grande importanza e fondamentale sarà la capacità di rispondere, con misure attive, a tutte le nuove esigenze emergenti in una società che, rispetto al passato, presenta una struttura familiare in trasformazione.

E’ il concetto emerso durante l’ultimo dei quattro appuntamenti degli Stati generali della famiglia dedicato a previdenza complementare e quoziente familiare, a cui hanno partecipato il vicegovernatore del Fvg Riccardo Riccardi con gli assessori alla Famiglia, Alessia Rosolen, e alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti. “La famiglia – ha detto Riccardi – è uno dei pilastri del nostro sistema, un tema trasversale a cui dare risposte adeguate che tengano conto delle trasformazioni in atto. In quest’ottica è necessario trovare un equilibrio nell’integrazione fra politiche sociali e della famiglia per ridurre le diseguaglianze dando risposte personalizzate ai carichi di cura.

Nel 2006 il Friuli-Venezia Giulia ha costruito una norma sul sistema integrato dei servizi e sugli interventi a beneficio dei diversi disagi: è un caposaldo su cui continuare a lavorare seguendo l’impostazione già presente nella nostra riforma del sistema di salute che mette al centro il progetto personalizzato della presa in carico”.

Un altro tema toccato dal vicegovernatore ha riguardato il sostegno economico visto non come mera assistenza mentre Rosolen ha fatto il bilancio sulla conclusione degli Stati generali. “Con questi incontri – ha indicato – abbiamo tracciato un quadro di una società regionale in trasformazione e trovato degli spunti utili per comprendere in quale modo e con quali azioni possiamo intervenire per affrontare le sfide che abbiamo davanti”. In questo senso, sempre Rosolen, ha ricordato l’appuntamento del 16 ottobre con l’assemblea plenaria prevista nella sede della Regione a Udine, nella quale verranno restituiti i contenuti degli Stati generali, i punti su cui sviluppare la legge regionale sulla famiglia e individuati gli strumenti da cui partire.

“Abbiamo voluto fortemente gli Stati generali sulla famiglia – ha aggiunto l’assessore – perché al di là delle politiche d’aiuto messe in campo dall’amministrazione regionale, oggi c’è bisogno di una visione”.

Sui temi specifici, quali il quoziente familiare e la previdenza complementare, Rosolen ha indicato la necessità di mettere in atto un sistema di previdenza complementare che potrebbe trovare spazio all’interno della nostra legge sulla famiglia. “Potrebbe essere – ha detto – uno degli strumenti che la Regione mette a disposizione della società. La creazione di una previdenza complementare a livello regionale garantisce che le risorse possono essere reinvestite sul territorio in un percorso che ci mette davanti a temi fondamentali: dall’invecchiamento della popolazione, all’età sempre più avanzata dei genitori dei primi figli, ai percorsi legati all’istruzione con l’ipotesi di dare vita ad unico ente referente per il diritto allo studio lungo tutto il corso della vita, fino alle misure per superare la precarizzazione del mercato del lavoro”. “Questi percorsi ci aiutano a immaginare degli interventi per dare sostegno alla famiglia ma anche per trovare nuovi strumenti che la seguano lungo tutto il corso dell’esistenza” ha precisato Rosolen.

L’assessore Pizzimenti ha illustrato, invece, le principali misure attuate nell’ultimo anno e mezzo, specificamente dedicate alle famiglie: casa e trasporti. “Abbiamo spostato l’obiettivo della casa in funzione della famiglia – ha detto Pizzimenti – per dare serenità e certezza dell’abitare superando la visione legata all’edilizia e all’urbanistica”. L’amministrazione regionale ha messo in campo nel triennio 33milioni di euro come contributi per la prima casa vista come costruzione di un nuovo nucleo familiare e non solo in funzione edilizia e urbanistica. A queste risorse si aggiungono quelle dedicate a coprire parte delle spese di gestione dell’abitazione. Sui trasporti, Pizzimenti ha ricordato l’impatto positivo sul bilancio familiare ottenuto con lo sconto del 50% sull’abbonamento riservato agli studenti sul trasporto extraurbano (autobus e treni). “Non è un rimborso ma una decurtazione alla fonte a favore delle famiglie che non devono così anticipare tutti i costi ma possono godere di una notevole riduzione. Ora – ha informato – aggiungiamo un incentivo allargando la platea anche al trasporto urbano”. Nell’anno scolastico 2019-2020, 32.640 utenti hanno beneficiato dell’agevolazione.

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