Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
ChiesaDigitale

Federico, giovane creator digitale friulano a “Shine to share”. «Basterebbe poco per raggiungere i più giovani…»

Lo diciamo in anticipo: questo articolo è zeppo di termini inglesi. Ma li lasciamo così come sono, salvo qualche rara eccezione, perché fanno parte di quel linguaggio (inteso come linguaggio del mondo digitale) che ormai è trasversale a culture e, appunto, lingue. Nella Chiesa, con la sua esperienza di universalità, sappiamo che non è affatto un problema. E allora pronti-via e parliamo di Federico Muzzolini, diciannovenne di Basaldella selezionato tra i cento (in realtà qualcuno meno: un’ottantina) giovani che, provenendo da tutta Italia, dal 23 al 26 giugno scorsi si sono radunati al centro ambrosiano di Milano per “Shine to share” (letteralmente “Brilla e condividi”), una proposta formativa realizzata per la prima volta dalla Conferenza episcopale italiana con il sostegno dell’8xmille. Dopo aver seguito un corso on-line di 32 ore nelle settimane precedenti, dedicato proprio alla creazione di contenuti digitali come video, podcast, foto, eccetera, quegli ottanta giovani si sono riuniti per quattro giorni di workshop a Milano. L’obiettivo? Conoscersi, formarsi e approfondire il rapporto tra le nuove tecnologie, l’evangelizzazione e la narrazione (digitale) della Chiesa.

È lo stesso Muzzolini a raccontare la sua esperienza: «Abbiamo incontrato molte persone – spiega – tra cui l’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini. E poi abbiamo incontrato biblisti, catechisti, persone del settore della comunicazione e non». Tra gli approfondimenti, anche alcune lezioni tecniche e un vero e proprio laboratorio di narrazione digitale. «Abbiamo ascoltato editor video e insegnanti del settore, docenti all’Università Cattolica. Divisi in gruppi, abbiamo poi visitato dodici realtà diverse della Chiesa di Milano, sostenute dall’8xmille, e abbiamo raccolto dei materiali video che poi abbiamo montato. L’ultimo giorno i video sono stati corretti e ci hanno fornito degli spunti per migliorare la narrazione e lavorarci su».

Muzzolini con un gruppo di giovani partecipanti a “Shine to Share”

Morale della favola: la Chiesa può «modernizzare la sua comunicazione» e il racconto di “ciò che fa” «comunque – assicura il giovane creator digitale – mantenendo il suo stile e il suo modo di comunicare. Basterebbe veramente poco per raggiungere i più giovani… e anche raccontare, per esempio, cosa si sostiene con l’8xmille: descrivendo cos’è e come vengono investiti i fondi, le persone sono più propense a fare la firma. O raccontando semplicemente il proprio oratorio e le attività della Parrocchia: qui serve puntare in alto, perché nella comunicazione delle Parrocchie c’è sempre possibilità per migliorare».

Un altro tema trattato durante la quattro-giorni milanese è stato quello delle fake news in salsa ecclesiale. «Ci sono un sacco di “falsi miti” e falsità sulla Chiesa – ha riconosciuto Muzzolini –, ma dicendo semplicemente il contrario non tutti possono crederci… Se invece si racconta qualche esperienza dal territorio, o anche a livello nazionale, si è più convincenti perché quella è in effetti la realtà».

I giovani di Shine to Share – tra cui Federico Muzzolini – parteciperanno al Giubileo dei Missionari digitali, in programma a Roma nei giorni 28 e 29 luglio (a pochissima distanza dal Giubileo dei giovani). «Dovremo realizzare dei video da caricare poi sui nostri social, per raccontare ciò che avverrà a quell’evento – conclude Muzzolini – e condividerlo con chi non ci sarà». “Share”, appunto, a proposito di nuovi linguaggi.

Giovanni Lesa

Articoli correlati