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L'editoriale

Eventi tra “usato sicuro” e rinnovamento culturale

Maledetta primavera? Nient’affatto; semmai maledetta estate! Perché? Da un lato perché luglio è sgusciato via fra burrasche e temporali freschi; continuasse così anche agosto le nostre manifestazioni all’aperto finirebbero popolate da radi spettatori infreddoliti. Dall’altro perché di eventi di ogni tipo è tappezzato il nostro territorio. E non parliamo qui di sagre festaiole o di tornei di calcetto, ma di tanti (quanti!) eventi culturali di spessore vario.

Lassù, nella suggestiva conca tarvisiano il No borders music festival compie trent’anni ospitando Goran Bregovic piuttosto che Lucio Corsi, nonché l’allegra carovana di ciclisti al seguito di Cherubini Lorenzo in arte Jovanotti. E se lo scenario del No Borders è splendidamente naturale, il Friuli mette in mostra anche i suoi gioielli storici e artistici; da Cividale con il suo Mittelfest, a Villa Manin, dove si è esibito l’affascinante Sting, fino ad arrivare a Aquileia e alla sua XVI Rassegna internazionale del Cinema Archeologico. Ce n’è davvero per tutti i gusti: dallo spettacolo teatrale Natale in Lapponia, ospitato a Paularo in piena estate (!), alla sesta edizione sappadina di Parole in vetta dedicato al tema della gentilezza e che, con un oxymoron degno del Grande Bardo, aprirà i battenti con Mauro Corona.

Se preferite riflessioni più intime lasciatevi accompagnare dalle guide della frazione carnica di Illegio, dove come ogni anno ci si imbatte nella mostra curata da don Geretti: resterete incantati dinanzi al meraviglioso Ragazzo morso da una lucerta, di Caravaggio. Ma già che siete in zona, fidatevi: ci sono nelle minuscole chiese di montagna tesori meravigliosi: l’incredibile abside di San Martino a Socchieve affrescata da Gianfrancesco da Tolmezzo o i pastelli vivacissimi con cui il Fuluto decorò la chiesa di San Leonardo a Osais. E se vi dilungate un po’ nelle visite fino alle prime ombre della sera in qualche pieve vi imbatterete nei concerti con cui Carniarmonie ridà vita alle antiche pievi.

Udine ha avuto la stagione estiva del suo “Teatrone”, il Teatro Contatto Estate, il ricco calendario di Udinestate, e l’interessate esperienza di Terminal, un festival che ha ridato identità e vita al Parco Moretti, ammaliando il pubblico con un pianoforte suonato volando appeso a una mongolfiera. Dove trovare informazioni su tutto ciò? Basta frugare sui vari siti e soprattutto sul calendario proposto da Turismo Fvg. Non senza però una necessaria riflessione. Friuli ricchissimo di eventi: tutti e sempre validi? Diciamo che i contributi diffusi possono trasformare la pioggerellina gentile di primavera in un turbolento tifone estivo se e quando la programmazione è un po’ disordinata e se assessori e enti pubblici mirano più all’usato sicuro piuttosto che ai tentativi di rinnovamento del nostro mondo culturale. Ma – di certo – melius abundare.

Quindi godiamoci questa sventagliata di proposte che fanno della nostra regione non più il luogo delle sagre (benedette) e basta , ma anche un territorio capace di recuperare la necessaria utilità sociale della cultura.

Paolo Patui

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