Alla storica medaglia d’oro nel Team Ranking, la speciale classifica per nazioni data dalla somma degli otto attrezzi delle qualifiche individuali, conquistata dall’Italia agli Europei di ginnastica ritmica di Tallinn, in Estonia, ha contribuito anche Tara Dragaš, campionissima dell’Associazione sportiva udinese (Asu), ora in forza al gruppo sportivo delle Fiamme oro. Dragaš.
Alla 42ª edizione dei Campionati la giovane atleta ha preso parte alla finale del concorso generale individuale (riservata alle migliori 24 ginnaste emerse dalla fase preliminare, a cui si è aggiunta la rappresentante estone) con una prova su tutti e quattro gli attrezzi che le ha fatto chiudere la fase all-Around con il quinto punteggio complessivo.
«Tara consolida il proprio percorso di crescita, affermandosi come una delle atlete più promettenti del vivaio azzurro e di questo non possiamo che esserne orgogliosi, avendola vista crescere sulle nostre pedane sin dalla tenera età», ha sottolineato il presidente di Asu, Alessandro Nutta.
A Tallinn, l’atleta allenata dalla mamma Spela Dragaš, ha brillato anche in due finali di specialità, ottenendo il 6° posto alle clavette e il 5° al nastro.
E non può che essere grande la soddisfazione anche nelle parole di mamma Spela: «Questo Europeo è andato oltre ogni previsione – ha affermato –. Tara ha saputo contribuire in maniera fondamentale alla conquista dell’oro a squadre, storico traguardo per la ginnastica ritmica italiana. Ha superato per la prima volta la soglia dei 29 punti, arrivando addirittura a 29.850 alle clavette, un risultato mai raggiunto prima. Il quinto posto nel concorso generale e la qualificazione a due finali individuali – ha aggiunto – rappresentano traguardi che, solo pochi mesi fa, sarebbero sembrati irraggiungibili. Tara ha dimostrato di potersi confrontare con le migliori ginnaste europee e di meritare pienamente un posto tra le grandi». Infine, il doveroso ringraziamento dell’allenatrice «alla Federazione, il gruppo sportivo della Polizia di Stato e tutte le colleghe che, insieme all’Asu, ci supportano quotidianamente».
Monika Pascolo