È stato uno dei rinnovatori della musica liturgica dopo il Concilio ecumenico. In particolare, con la raccolta “150 Salmi per il nostro tempo” ha reinterpretato questi antichi testi sacri come «esperienza esistenziale», esprimendo i contenuti dei testi con immagini che rimandano immediatamente al vissuto di chi ascolta. Stiamo parlando di Marcello Giombini (1928-2023), il compositore romano che è stato anche musicologo, filologo, direttore di coro. Autore di musica sinfonica, soprattutto colonne sonore per oltre 100 film, verso la fine degli anni ‘60, tuttavia, la sua produzione artistica ha avuto una svolta “religiosa” che l’ha portato a realizzare brani ben conosciuti, molti dei quali ancora utilizzati nelle celebrazioni, basti pensare a “Siamo arrivati da mille strade” o il “Gloria”, scritti in un linguaggio musicale immediato e accessibile, che richiama lo stile della musica leggera italiana di quel periodo, soprattutto per quanto riguarda il ritmo e la cantabilità della melodia.
Proprio a Giombini è dedicato il concerto-rappresentazione “Progetto G. Pagine dal diario immaginario di un musicista vero”. Ideato dal Gruppo corale di S. Maria la Longa-coro animatore dell’Emmaus Ensemble, ha riscosso molto successo nelle 11 repliche finora tenutesi in tutto il Friuli. Sabato 20 settembre sarà presentato nella chiesa parrocchiale di Villa Santina, alle ore 20.30. E domenica 28 settembre, alle 18, ulteriore replica alle 18, nel Santuario delle Grazie a Udine. Promosso dalle Parrocchie di Villa Santina, Altopiano di Lauco e Invilino, il concerto del 20 settembre si dispiega, fanno sapere gli autori, «in una sequenza ininterrotta di canto e recitazione, coinvolgendo gli ascoltatori in una storia immaginaria, in un percorso interiore intenso e appassionante.
L’arrangiamento vocale e strumentale – curato da Silvano Buchini che anche dirigerà – ha inteso, da una parte, rispettare l’originale, dall’altra ha conferito nuova freschezza a melodie e ritmi, superandone l’età di composizione; rendendo questi canti quasi un classico». In scena oltre al coro, un attore e un ensemble formato da piano, flauto e violoncello.
La nuova replica a Villa Santina è stata voluta dalla Parrocchia per offrire un momento di riflessione e spiritualità per tutti: adulti, ragazzi e genitori e, in particolare, i giovani che il 4 ottobre riceveranno la Cresima per offrire ad essi e alle loro famiglie «un momento di preparazione a questo importante sacramento, con la forza del linguaggio musicale e dei testi di Giombini, attraverso i quali seguire un percorso esistenziale, antropologico e spirituale con il quale confrontarsi».
Il Gruppo corale di S. Maria la Longa fin dalla sua nascita, nel 1982, ha sentito l’esigenza di elaborare progetti capaci di comunicare con il pubblico. È nata così, negli anni ‘90, la prima rappresentazione “Fîs dal Friûl”. Nei progetti successivi si sono uniti coristi, attori, strumentisti provenienti da altre località, dando vita all’Emmaus Ensemble, che ha realizzato, nel 2008, la rappresentazione “Cui cirîso?” e, nel 2013, “Sentieri di luce”, replicate, in totale, una cinquantina di volte ed entrambe con musiche originali del direttore, Silvano Buchini.
Stefano Damiani













