«Auguriamo ai giovani che partono proprio di avere un cuore aperto e disponibili nel cammino. Un cammino che non sia solamente fisico ma soprattutto quello spirituale, aprendo il loro cuore alla dimensione di Dio, alla dimensione della Chiesa, alla dimensione della comunità». È l’augurio di don Daniele Morettin, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile, ai giovani in partenza lunedì 28 luglio per Roma, alla volta del Giubileo loro dedicato. Morettin ha raggiunto la capitale nella serata di domenica 27, attendendo i giovani in arrivo nella sera di lunedì. «Il Giubileo sarà un’occasione bella per camminare insieme come Chiesa e come giovani, tra di noi e con il Papa», ha affermato.
Le comunità? «Si emozionino con i loro giovani»
Tra oratori e famiglie, nonni e genitori, don Morettin ha rivolto un pensiero alle Parrocchie di origine dei giovani pellegrini. «Credo – ha detto – che sia bello che le comunità di partenza li accompagnino con la preghiera, ma anche chiedendo loro che cosa stanno vivendo e cosa stanno ricevendo». Alcune Parrocchie hanno celebrato la “benedizione dei pellegrini” la domenica prima della partenza, durante la Messa. «Credo anche – ha concluso il direttore della “piggì” – che la cosa più importante per le comunità sarà accompagnare i ragazzi al loro ritorno, trovandosi pronte ad accoglierli ed emozionarsi nel sentire i racconti di ciò che hanno vissuto a Roma. Sarà una testimonianza per tutti».
I giovani, come detto, raggiungeranno Roma nella serata di lunedì 28 luglio e saranno alloggiati in quattro Parrocchie a sud del Vaticano, lungo la via Portuense. Il racconto del Giubileo dei giovani si potrà seguire sui media diocesani e sui social.
G.L.