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Gli oratori scaldano i motori. Sold out a Laipacco

Ben 70 iscritti (l’anno scorso erano la metà) e adesioni chiuse in poco più di un mese per “sold out”. Piace eccome la proposta dell’oratorio estivo delle Parrocchie udinesi di Laipacco e San Paolino, nella sua nuova versione “12 ore no-stop”, e tra ragazzi ed animatori l’entusiasmo, a pochi giorni dal avvio, è alle stelle.

Si parte il 9 giugno con la nuova proposta dalle 8 alle 18.30

Le porte delle ampie strutture di Laipacco – con giardino, campo di calcetto, di basket e la vicina bocciofila – si apriranno lunedì 9 giugno alle 8 del mattino e le attività proseguiranno per due settimane, dal lunedì al venerdì ogni giorno fino alle 18.30. Ad occuparsi dei bambini e ragazzi (di elementari e medie) sarà il nutrito gruppo di animatori, una trentina, che si è costituito negli ultimi tempi attorno all’oratorio con la supervisione del parroco, don Giancarlo Brianti. I referenti Rocco Todarello, Marta Celotti e Chiara Zaninotto hanno tra i 22 e i 20 anni. E tutti gli altri a scendere. Sarà questo bel gruppo di giovani animatori, affiancato da alcuni genitori, ad alternarsi nel proporre le varie attività ai più piccoli: dallo sport ai giochi d’acqua, dalle competizioni a squadre ai laboratori di moda, di scenografia e, novità di quest’anno, di falegnameria. Il tutto sotto il grande cappello del tema «Vagamondo. Pellegrini di Speranza”, in linea con il Giubileo.

Non mancheranno dei momenti liberi e un tempo dedicato alla preghiera, fa sapere Rocco Todarello: «A prepararlo è un gruppo di ragazzi giovanissimi, capaci di renderlo un tempo giocoso e leggero, un momento sempre molto bello in cui i ragazzi riescono a “tirare fuori” molto di sé e ad andare in profondità nonostante la loro giovane età».

È tutto pronto per far partire l’oratorio estivo, dunque. «E sebbene le iscrizioni siano chiuse, a pochi giorni dal “Via” la richieste di partecipazione continuano ad arrivare». Un boom di interesse dettato probabilmente da un’insieme di ragioni: alla sintonia generata dal bel gruppo di animatori e al passaparola dei ragazzi con gli amici (anche di altre parrocchie) si aggiungono l’orario ampliato a tutta la giornata, che va incontro alle esigenze delle famiglie che lavorano, i costi contenuti dell’oratorio, e il recente trasferimento in zona di tante famiglie nuove con bambini, che “allargano la famiglia”. Todarello non nasconde la sua soddisfazione per la buona risposta della proposta. «L’attività dell’oratorio è in fondo un fare comunità e, piano piano, sembra che ci stiamo riuscendo. Questo è un bellissimo segnale che ci indica che la direzione è quella giusta». La meta? «È riuscire a far percepire che l’oratorio è un luogo dove ogni bambino e ragazzo è accolto e dove trova qualcuno che gli dice: “Sei speciale, ti voglio bene!” Se riusciremo a far passare anche in maniera minima questo messaggio, sarà un grandissimo successo».

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