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Chiesa

“I profughi ci ricordano che l’uomo è sempre in cammino”

Mons. Mazzocato nella sua omelia ha evidenziato come l’esistenza dell’uomo sia un “pellegrinaggio” alla ricerca di nuove mete e di condizioni di vita migliori, come ci ricordano i profughi e i richiedenti asilo; ma anche un “pellegrinaggio dell’anima”  mosso da domande e inquietudini, alla ricerca di una verità che dia senso alla vita e alla morte, e che conduce, come i Magi, alla luce di Gesù.

Guardare all’esistenza dell’uomo come a un “pellegrinaggio”, tenendo come punto di riferimento l’esempio dei Magi che ebbero il Questo il cuore dell’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato — oggi, venerdì 6 gennaio, in occasione della solennità dell’Epifania del Signore, in Cattedrale —, che ha poi significativamente declinato le diverse dimensioni di questo pellegrinaggio

« — ha, infatti, evidenziato mons. Mazzocato, con un forte riferimento all’attualità  — , Ma non solo, l’Arcivescovo ha infatti posto l’attenzione sul pellegrinaggio interiore e che ha definito compiuto . Da qui, dunque, l’esempio dei Magi che Mons. Mazzocato ha dunque esortato ad imitare questo esempio: , cogliendo l’invito a

 

 

 

Di seguito il testo integrale dell’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato.

 

Cari Fratelli e Sorelle,

abbiamo ascoltato il vangelo dell’Epifania che è la seconda grande festa di questo tempo liturgico durante il quale stiamo ricordando e celebrando la nascita di Gesù, il Figlio di Dio. Dedicando alcuni minuti alla riflessione, cerchiamo un messaggio che la festa dell’Epifania e le parole del Vangelo possono lasciare alla nostra fede e alla nostra vita.

«Cerchiamo» come fecero i Magi che trovarono Gesù perché avevano avuto il coraggio di mettersi in ricerca, lasciando le sicurezze della casa e del paese dove abitavano. Offro qualche spunto di meditazione sull’importanza di essere sempre in ricerca nella nostra vita. Dice un saggio proverbio: «Chi cerca trova». Chi sa cercare e — aggiungo io — chi sa cercare bene, trova. I Magi erano dei buoni cercatori mentre Erode era un cattivo cercatore. I primi cercavano una luce e una speranza per la loro esistenza, al secondo interessava solo proteggere il proprio potere.

Una delle definizioni più indovinata dell’esistenza dell’uomo sulla terra è “pellegrinaggio”.  Lungo i giorni che gli sono dati da vivere, l’uomo è sempre in cammino; guarda spontaneamente in avanti verso nuove mete.

L’uomo vive un pellegrinaggio esterno fatto di spostamenti e di viaggi, alla ricerca di uno studio soddisfacente, di un posto di lavoro, di un amore, di cose belle da vedere e visitare.

C’è, però, anche un pellegrinaggio interiore che l’uomo percorre dentro i propri pensieri, i sentimenti, le emozioni. Possiamo definirlo “ alla ricerca di una risposta ai tanti perché che nascono dentro di noi, di una luce che rischiari i pensieri e i sentimenti spesso confusi, di una verità che dia senso alla esistenza che ci è dato di vivere una volta sola.

I Magi hanno affrontato un pellegrinaggio esteriore, correndo i rischi di un incerto viaggio, perché erano spinti dalla ricerca interiore.

Lungo la storia dell’umanità e del cristianesimo abbiamo tanti esempi di uomini e donne che, come i Magi, hanno vissuto con coraggio e profondità il pellegrinaggio dell’anima, affrontando con onestà le grandi domande della vita e cercando senso e verità per la loro esistenza. Essi restano veri maestri di grazie alle loro opere nelle quali hanno fissato per iscritto le tracce della loro ricerca interiore. Queste opere sono, anche a distanza di secoli, mappe sicure per orientarci nel cammino dell’esistenza.

I Magi e tutti i santi pensatori cristiani ci invitano ad imitare il loro esempio; a vivere bene il nostro pellegrinaggio interiore lungo i giorni che scorrono verso la fine. Ci invitano a saper stare dentro la nostra anima, abitata da inquietudini e domande che nascono dal bisogno di cercare una verità luminosa che dia senso alla vita e alla morte.

La festa dell’Epifania ricorda che solo coloro che sanno tenere viva in loro questa ricerca possono arrivare fino a Gesù e possono scoprire la Luce vera che lui solo può offrire ad ogni uomo.

Concludendo questi piccoli cenni, che chiederebbero ulteriore approfondimento, lascio a me e a voi alcune domande finali:

Lascio ad ognuno questi interrogativi assieme alle parole del vangelo che descrivono la reazione del Magi quando capirono che erano ormai vicini alla meta della loro ricerca: «Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima». In questa festa dell’Epifania Gesù, per intercessione di Maria ci doni la grazia di provare questa “grandissima gioia”.

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