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Il 24 e 25 maggio il Giro arriva in Friuli, senza confini

Sta per tornare a scatenarsi, in Friuli, la passione per il Giro d’Italia. La regione sarà attraversata dalla corsa sabato 24 maggio con la Treviso-Nova Gorica/Gorizia e domenica 25 con la Fiume Veneto-Altipiano di Asiago.

24 i Comuni attraversati. La tappa del 24 assume un particolare significato per l’omaggio alla capitale europea della Cultura 2025, Nova Gorica/Gorizia, e al superamento dei confini. Dopo aver attraversato pianura friulana, Collio friulano e sloveno (Brda), la gara si concluderà con un percorso cittadino di 13,8 chilometri, da ripetere due volte, per le vie delle due città un tempo divise da una recinzione, con arrivo nella storica piazza Transalpina.

Il tracciato della tappa del 24 maggio 2025

Paolo Urbani: «Una tappa diversa»

Se li ricorda tutti i Comuni toccati dal Giro di quest’anno Paolo Urbani, l’ex indaco di Gemona che ha ereditato dal compianto Enzo Cainero il timone organizzativo delle tappe friulane della corsa rosa.

«Normalmente il Giro viene in Friuli per scalare le montagne – racconta – questa volta invece il percorso sarà di pianura. La 14ª tappa, dopo la partenza da Treviso, entrerà in Friuli lambendo Pravisdomini, Cordovado e poi entrando a Morsano al Tagliamento, dove ci sarà il primo traguardo volante. Poi si attraverseranno Varmo, Rivignano, Talmassons, dove ci sarà un secondo traguardo volante, Castions di Strada, Gonars, Palmanova, Trivignano, Pavia di Udine, Manzano, col terzo traguardo volante, San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo. Si passerà così in provincia di Gorizia con Cormons, San Floriano del Collio, e Gorizia. Due i Comuni sloveni attraversati: Brda, nel Collio, e Nova Gorica. La tappa del giorno successivo con partenza da Fiume Veneto si svolgerà in 7 comuni del pordenonese e proseguirà poi verso il Monte Grappa e fino all’altopiano di Asiago, per un totale di 6000 metri di dislivello. Tappa appassionante in cui si potrebbe decidere il giro».

Il circuito finale tra Gorizia e Nova Gorica

Anche la tappa di sabato, però, avrà due asperità, ottimo punto quindi per godersi lo spettacolo. «Sì – prosegue Urbani – nella parte slovena c’è un piccolo gran premio della montagna nella frazione di San Martino, prima di rientrare in Italia per San Floriano e affrontare il circuito finale tra i Comuni di Gorizia e Nova Gorica, 13,2 km da percorrere due volte. E qui ci sarà la seconda salita, il Dente di Saver, piuttosto breve, ma con pendenza del 12% che porterà alla volata finale per le vie delle due città e arrivo in piazza Transalpina, dove un tempo passava la cortina di ferro e che il Giro celebrerà come luogo di unione tra due popoli».

Festa nei paesi attraversati, da Rivignano a Gonars, a Trivignano, dove la corsa non transitava dal 1919.

Il ciclismo è una grande festa popolare, racconta il pittore caprivese Sergio Altieri che al Giro ha dedicato uno suo originale ciclo di opere. La sua testimonianza nello speciale di due pagine che la Vita Cattolica, in edicola questa settimana, dedica alle due giornate friulane in rosa.

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