Un Crocifisso ligneo seicentesco è stato protagonista del primo intervento in stampa 3D e reverse engineering su opera d’arte lignea in Friuli-Venezia Giulia.
Il restauro è stato di Francesco Candoni, grazie al supporto del laboratorio H-Arp di Tec4I Fvg. «La qualità della ricostruzione digitale ha permesso di ripristinare parti fondamentali dell’opera, nel pieno rispetto dei criteri conservativi e con la massima reversibilità» ha riconosciuto Candoni.
Il Crocifisso, datato XVII secolo e realizzato in cirmolo – il Cristo – e in larice – la croce –, è oggi proprietà del Comune di Forni Avoltri, grazie alla donazione della famiglia Agostinis, originaria della frazione di Collina. «Siamo orgogliosi di aver contribuito a un intervento che non solo preserva la memoria collettiva di una comunità, ma dimostra anche il potenziale della stampa 3D nel settore del restauro», dichiara Filippo Bianco, amministratore delegato di Tec4I Fvg.
Sara Moz, assessora al Turismo e commercio del Comune di Forni Avoltri, ricorda che l’opera è stata poi finanziata per l’alto valore storico artistico e di proiezione culturale per tutta la comunità di montagna, e verrà ora custodita al Museo Etnografico di Forni Avoltri che – su iniziativa della comunità – raccoglie centinaia di oggetti donati dalle famiglie, che spaziano dagli utensili, agli arredi, ai costumi.