Coppie per mano, genitori e figli, amici che si sostengono a vicenda. A scandire il cammino canti, preghiere, silenzi. E a illuminare i passi, nel buio di una notte che profuma intensamente di primavera, più che le fioche luci delle torce, sono le parole delle catechesi di Papa Francesco e quel richiamo, ricorrente: «La speranza non delude».
Una sessantina di “pellegrini di speranza” ha partecipato nella notte tra il 2 e il 3 maggio alla sesta edizione del “Cammino delle chiese” promosso dall’Ufficio diocesano per l’iniziazione cristiana e la catechesi. 18 chilometri circa – c’è chi li ha compiuti tutti, chi si è unito per un tratto – tra i paesi e la campagna del territorio della Collaborazione pastorale di San Giorgio di Nogaro, con punto di partenza e arrivo nella pieve di Porpetto.
Davanti la croce, portata a turno da alcuni giovanissimi. Al suo seguito tanti catechisti, ma anche persone comuni e diversi sacerdoti. In prima fila il vicario parrocchiale di S. Giorgio, don Alberto Santi, che ha accompagnato i pellegrini lungo tutta la notte supportato da Silvia Pressacco, dell’Ufficio catechistico diocesano, e ad alternarsi lungo il cammino anche don Marcin Gazzetta e don Michele Frappa, direttore e vicedirettore dello stesso Ufficio; poi ad accogliere i pellegrini giunti alla meta all’alba – stanchi ma entusiasti –, in chiesa a Porpetto per le Lodi c’era anche il vicario foraneo mons. Igino Schiff.

Una notte che mostra «una bella immagine di Chiesa – la sottolineatura di don Alberto Santi –: un piccolo gregge, forse, ma che non ha paura del buio. E con dei giovani a portare la croce!».