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In Seminario una cena di gala… e di fede. Ecco “Faith & Food”

Avete presenti quelle cene di lavoro in cui varie persone si riuniscono attorno a un tavolo imbandito per mangiare insieme e parlare di argomenti professionali? Ecco: sostituiamo la parola “lavoro” con “fede” e “professionali” con “spirituali” e troviamo la ricetta dell’iniziativa che il Seminario proporrà, per la prima volta, il prossimo 5 dicembre. Per giunta in un luogo particolare: la sua sala da pranzo. “Faith & Food” (letteralmente “Fede e cibo”) è il titolo di questa serata, versione cattolica del fast food che è tutto fuorché fast (anzi: si inizierà alle 20 e ci si potrà ritagliare tutto il tempo necessario, eventualmente fino alla tarda serata) ma ha molto a che fare con il food, il cibo, per il corpo e l’anima. E che si rivolge principalmente (ma non soltanto) a giovani dai 18 ai 30 anni che hanno in sé domande importanti di fede, dubbi, perplessità, sensibilità. Una cena di gala, insomma, come anche i canali social del Seminario stanno anticipando già da questi giorni.

«Vogliamo far emergere domande di senso e di fede in un contesto di convivialità, incontrandoci in una cornice speciale, particolare, che difficilmente si vive in altri momenti» spiega Matteo Ranieri, seminarista al quinto anno di studi e referente per l’iniziativa. «Il 5 dicembre Castellero diventerà un grande arcipelago dove ci saranno vari tavoli in cui, appunto, ci si potrà sedere e cenare insieme. E lì avviare discussioni su tematiche di fede a partire da ciò che portiamo nel nostro cuore, per conoscerci e scoprirci innanzitutto come persone in cammino. E poi perché la verità si trova davvero insieme, nel dialogo, più che in monologhi o in soliloqui». La serata di Faith & Food, dunque, vuole essere una proposta nata a tavola e non a tavolino, in base alle domande che albergano nei cuori delle persone sedute attorno. Immaginiamo quindi il grande refettorio del seminario disseminato di 5-10-15 tavoli attorno ai quali giovani di varie età – compresi i seminaristi stessi – discutono di fede e, tra un boccone e l’altro, mettono nel piatto comune le proprie sensibilità diverse e domande profonde. «Vogliamo davvero che sia qualcosa di salato, di sensato, di pepato: non abbiamo paura di questo» afferma Ranieri. «Credo, poi, che la proposta richiami l’immagine evangelica di Gesù a tavola che crea discussioni e parabole. I suoi, anche i più lontani, lo rintracciano e lo interrogano a tavola. E lui si lascia interrogare.»

Concretamente, per la partecipazione all’iniziativa è richiesta un’iscrizione su un modulo on-line disponibile sul sito web e sui canali social del Seminario, da compilarsi entro il 29 novembre. La cena – con menu a sorpresa – sarà particolarmente curata e sarà preparata da una coppia di ristoratori. Per i partecipanti il costo è di 20 Euro tutto compreso. «Consigliamo di venire vestiti abbastanza eleganti – anticipa infine Ranieri – proprio perché è un evento unico e importante e la fede ha bisogno anche di parole e presenze belle. E poi saremo già nel clima dell’Avvento, che ci aiuterà a vivere al meglio la serata».

G.L.

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