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ChiesaGiubileo 2025

La comunità diaconale dell’Arcidiocesi celebra il suo Giubileo. Appuntamento a Gemona

Nelle liturgie vestono il camice bianco, la dalmatica e la stola in diagonale, “alla maniera diaconale”, e non vanno confusi con i sacerdoti perché il loro ministero e il loro ruolo nella Chiesa è assai diverso da quelli dei presbiteri. Sono i diaconi, uomini – talvolta sposati – che hanno ricevuto il terzo grado dell’ordine sacro (primo in ordine cronologico), il diaconato appunto.

I diaconi dell’Arcidiocesi di Udine si riuniranno sabato 7 giugno a partire dalle 9 nel santuario di Sant’Antonio di Padova a Gemona del Friuli per una mattinata di preghiera in stile giubilare presieduta dall’arcivescovo monsignor Riccardo Lamba. L’incontro prenderà avvio con la preghiera dell’ora media, cui seguirà una meditazione proposta dallo stesso Arcivescovo. A seguire, un tempo di meditazione e preghiera personale, durante il quale sarà possibile accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. Alle 11 la Santa Messa giubilare concluderà il ritiro. Per chi lo desidera sarà possibile pranzare fraternamente insieme.

Al ritiro gemonese sono invitati anche gli aspiranti al diaconato, ossia coloro che si stanno preparando a ricevere il Sacramento dell’ordine nel grado, appunto, del diaconato. Al ritiro possono partecipare anche le mogli dei diaconi coniugati.

I diaconi nell’Arcidiocesi di Udine

Attualmente sono 32 i diaconi (c.d “permanenti”) in servizio nell’Arcidiocesi di Udine, con un’età media di 71 anni, maggiore rispetto alla media del Nord-est (in cui i diaconi hanno in media 66 anni). Il più giovane tra i diaconi udinesi ha 47 anni, mentre il più anziano ha un’età di 84 anni. Il più longevo tra loro è diacono dal 1977.

Otto diaconi prestano servizio in ospedali o case di riposo, mentre sei sono impegnati in servizi di Curia. Tutti loro, salvo rarissime eccezioni dovute all’età, fanno servizio nelle rispettive Collaborazioni pastorali, sostenendo la liturgia. A turno, i diaconi prestano servizio alle celebrazioni più solenni presiedute dall’Arcivescovo.

Si contano sulle dita di una mano i diaconi udinesi ancora impegnati in un’attività lavorativa, a differenza di quanti, invece, sono in pensione; molto pochi anche coloro che vivono il celibato, mentre quasi tutti i loro “colleghi” hanno moglie e figli.

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