Niente da fare per il Tottenham del portiere udinese Guglielmo Vicario: in vantaggio 2-0 fino al minuto 85°, nella finale della Supercoppa europea disputata a Udine mercoledì 13 agosto i londinesi si fanno prima acciuffare dai francesi del Paris Saint Germain, poi perdono ai rigori. 6-5 il risultato finale, con i francesi di mister Luis Enrique a esultare sotto l’arco del “Friuli”.
La festa in centro città – di marca soprattutto londinese – si è spostata nel tardo pomeriggio ai Rizzi, in vista del match serale. Prima del fischio d’inizio, nelle coreografie del pre-gara, spunta in mezzo al prato dello stadio il significativo striscione «Stop killing children – Stop killing civilians» (Stop all’uccisione di bambini e civili). Un messaggio neanche troppo velato ai “signori della guerra” dei nostri tempi; difficile, tuttavia e purtroppo, che un semplice striscione smuova le loro coscienze.
Primo tempo scevro di emozioni: il PSG comanda il gioco, il Tottenham gioca “di ripartenza”. E a ragione: al 39° il gol del vantaggio britannico è firmato da Van de Ven, unica emozione della prima metà di gara. Secondo tempo con un Tottenham più arrembante, tanto da raddoppiare immediatamente al 48° con Romero. Ma il PSG è una squadra cinica, esperta, di talento e testa: nel forcing finale arriva prima il gol da fuori area di Lee e poi, al 94°, il pareggio di Ramos. Niente tempi supplementari, si va subito ai rigori – tirati sotto la “nord” occupata da tifosi del Tottenham. Rigorini non eclatanti, va detto, che premiano tuttavia i parigini.
E mentre ai Rizzi scoppia la festa francese, in centro città i numerosi tifosi del Tottenham ancora presenti, che hanno seguito il match da diversi maxischermi allestiti da locali del centro, si aggirano tristi nella notte udinese. Per loro una delusione cocente come le temperature friulane.
G.L.
