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La Grotta d’Antro come non la si è mai vista

«Chi era già stato qui vedrà ora una grotta diversa, potendo ammirare particolari che prima non si vedevano». Mauro Pierigh, presidente dell’associazione Tarcetta, che da cinque anni ha in gestione la Grotta di San Giovanni d’Antro, l’ha detto con entusiasmo ai tanti che, venerdì 4 luglio, hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo impianto di illuminazione: un centinaio di faretti a led che rivelano non solo il camminamento, come avveniva prima, ma anche le pareti e gli anfratti più nascosti di questo «gioiello incastonato nella roccia, prezioso scrigno di storia, arte, cultura e tradizione cristiana», come l’ha definito il sindaco di Pulfero, Camillo Melissa, prima del taglio del nastro.
Costato 400 mila euro, di cui 320 mila finanziati dalla Regione, 80 mila dal Comune, l’impianto è stato progettato dall’ingegner Francesco De Cillia e realizzato dalla ditta Castellani impianti in tre mesi di lavoro. Grazie a esso sia l’antica chiesa di San Giovanni, che occupa l’ingresso della grotta, sia i primi 300 metri – cioè quelli aperti alle visite turistiche, gli altri 5 chilometri finora esplorati sono riservati agli speleologi – appaiono in tutta la loro spettacolarità. Ecco allora che è possibile ora ammirare le “stanze” più sviluppate in altezza, ma anche i particolari, come l’impressionante concrezione chiamata “medusa” per la sua somiglianza con la creatura marina e i suoi tentacoli, oppure le scritte poste dai visitatori, come quella con la data del 13 febbraio 1893 apposta da Achille Tellini, uno dei primi studiosi della grotta.

«San Giovanni d’Antro è il più importante riferimento turistico del nostro Comune e delle valli», ha detto Melissa, ringraziando la Regione per il finanziamento e l’associazione Tarcetta, che ha impresso una svolta nella valorizzazione di questo luogo, visitato nel 2024 da ben 6.000 persone.


«Il sistema di illuminazione – ha anticipato il sindaco – sarà ulteriormente incrementato consentendo di ampliare di alcuni metri il percorso turistico. Sono inoltre in programma altri lavori: il rifacimento dei parapetti, la posa di griglie nei punti più critici, la sistemazione dei parcheggi e delle aree di accesso esterno». E l’associazione Tarcetta ha in progetto iniziative di promozione nelle scuole.
Gratitudine per l’intervento è stata espressa dal presidente della Comunità di montagna Valli del Natisone e Torre, Antonio Comugnaro.
«Questo è un luogo che la natura ci ha donato, che la fede ha aiutato a conoscere e che va valorizzato facendo rete», ha affermato il consigliere regionale Roberto Novelli (FI). Sinergie che la Regione continuerà ad appoggiare per sviluppare il turismo nelle valli, ha aggiunto il consigliere regionale Alberto Budai (Lega).
In regione ci sono ben 8.500 grotte, di cui solo cinque turistiche. «Il Friuli-V.G. è una regione di grotte», ha ricordato il direttore del Servizio geologico della Regione, Massimo Zanetti, parafrasando il titolo del progetto di collaborazione che proprio le cinque grotte turistiche del Friuli-V.G. stanno mettendo in essere per favorire la valorizzazione di questi luoghi.

Il Coro dell’Università di Udine Gilberto Pressaco diretto da Fabio Alessi

Un ambiente magico, la Grotta d’Antro, e con un’acustica eccezionale. A dimostrarlo, all’inaugurazione, è stato il concerto del coro dell’Università di Udine “Gilberto Pressacco”, diretto da Fabio Alessi, che ha fatto risuonare le volte rocciose di S. Giovanni d’Antro con l’armonia di melodie sacre, sudamericane e inglesi. A coinvolgere per la cerimonia il coro dell’ateneo è stata la direttrice artistica dell’Accademia di studi pianistici Antonio Ricci di Udine, Flavia Brunetto, cui l’associazione Tarcetta ha affidato l’organizzazione degli eventi musicali che proseguiranno nei prossimi mesi.
«Contemplando le meraviglie della grotta – ha chiosato il parroco, don Alessandro Fontaine, prima di impartire la benedizione – il Signore ci invita ad elevare gli occhi in alto e a ringraziare per questo grande dono».

Stefano Damiani

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