Futuri insegnanti di religione cattolica, operatori pastorali, semplici curiosi e appassionati: a tutti loro si rivolge l’offerta formativa dell’Istituto superiore di Scienze religiose (Issr) “Santi Ermagora e Fortunato” e dello Studio teologico interdiocesano (Sti) “S. Cromazio d’Aquileia” con sede nel Seminario arcivescovile di viale Ungheria, a Udine, e afferenti alle diocesi di Gorizia, Trieste e Udine. Le iscrizioni sono aperte da lunedì 1° settembre e fino a giovedì 18 settembre. Le lezioni, per tutti, inizieranno il 22 settembre (e si svolgeranno a Udine dal lunedì al giovedì, dalle 16.45 alle 20.45 – Issr – o dalle 15 alle 20.45 – Sti–). «Si tratta di una proposta rivolta a tante categorie di persone o meglio a “nessuna”: nel senso che l’approfondimento della fede, o più in generale del cristianesimo, può essere desiderio di molti, anche non necessariamente credenti – ha puntualizzato il direttore dell’Issr e docente don Federico Grosso, ai microfoni di Radio Spazio –. Dal punto di vista professionale, però, i due indirizzi di studio, si rivolgono in particolare ai futuri docenti di religione e ai futuri sacerdoti».
Istituto superiore e Studio teologico, due percorsi distinti

«Da un paio d’anni è stato fatto un impegnativo lavoro di affiancamento dei due percorsi di studio dell’Issr e dello Studio Teologico. Essi condividono infatti alcuni corsi e i rispettivi docenti – spiega il direttore –, ma presentano notevoli differenze riguardo a diversi altri insegnamenti».
L’Istituto superiore di Scienze Religiose presenta la consueta formula accademica “3+2” con il baccalaureato in Scienze religiose (3 anni) e a seguire la Licenza in Scienze religiose (2 anni). «Si tratta dei titoli che permettono l’insegnamento della Regione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado e quindi anche la partecipazione ai concorsi per la cattedra», precisa don Grosso. Lo Studio teologico interdiocesano, frequentato anche dai seminaristi di Castellerio ma anch’esso da un paio d’anni aperto a tutti, presenta invece un unico ciclo di studi per il Baccalaureato in Sacra teologia (5 anni). «Si tratta del primo grado accademico in Teologia, quello che ricevono i futuri presbiteri prima dell’ordinazione, ma che può aprire la strada anche per i titoli successivi: la licenza e il dottorato in Teologia». Rispetto all’Issr approfondisce maggiormente i corsi Biblici, di Diritto canonico e di Teologia sacramentaria, e prevede corsi di Greco ed Ebraico.
Solo preti, religiosi o religiose?
Al di là dell’interesse personale, cosa può fare un laico con in mano il baccalaureato in Teologia? «Va premesso che il titolo permette anche di accedere all’insegnamento della Religione cattolica, se integrato dagli esami cosiddetti “professionalizzanti”, ovvero gli esami di taglio pedagogico, didattico e legislativo-scolastico, e dal tirocinio; ma un laico che ottiene un titolo in Teologia, innanzitutto, ha la possibilità di fare il teologo!». Nelle parole di don Grosso un tono «volutamente provocatorio», come lui stesso sottolinea. «Sebbene le cose stiano iniziando lentamente a muoversi in maniera diversa – prosegue il direttore –, finora i teologi sono ancora per la maggior parte preti, frati o suore. Ebbene, qualcosa però sta cambiando, forse per il momento di più nei paesi di lingua anglosassone, ma anche in Italia, dove ci sono validissime teologhe donne e anche validissimi teologi uomini non sacerdoti».
L’Issr, per insegnare religione, ma non solo
L’Issr interdiocesano con sede a Udine è uno dei sette Istituti di Scienze religiose affiliati alla Facoltà teologica del Triveneto, con sede a Padova. Propone una formazione che spazia in vari ambiti: nel triennio si va dalla Teologia morale a quella fondamentale, dalla Cristologia all’Ecclesiologia, senza dimenticare la Morale sociale, familiare e sessuale, la Bioetica, la Storia della Chiesa e tutti i preamboli filosofici. Il biennio di specializzazione ha un taglio più improntato alle Scienze umane, con alcuni indirizzi specifici a scelta: Pedagogico-didattico e Pastorale-catechetico-liturgico. La proposta formativa strizza l’occhio anche a nuove professioni che si stanno facendo strada nel mercato del lavoro: per esempio l’accompagnamento spirituale e religioso negli ospedali e nelle Rsa, compito che sempre più dovrà essere svolto da laici, e dei referenti etici per le aziende. Anche in questi campi gli insegnamenti dell’Issr possono offrire strumenti interessanti.
Lezioni aperte anche agli uditori
Studenti ordinari oppure uditori? Mentre i primi seguono l’intero ciclo di studi, completando uno dopo l’altro i vari esami e giungendo infine al conseguimento del titolo accademico, gli uditori scelgono di iscriversi a singoli corsi ritenuti di proprio interesse. L’Issr permette entrambe le modalità di fruizione, con la sola differenza che gli studenti ordinari possono iscriversi solo all’inizio dell’anno accademico (quindi entro settembre) e non in prossimità del secondo semestre di studi (non più, quindi, a gennaio). Per entrambi è prevista una quota di iscrizione, specificata nell’annuario pubblicato su www.issrermagoraefortunato.it
Per iscriversi
I dettagli per l’iscrizione si possono consultare sul sito web dell’Issr oppure contattando la segreteria di Udine, in viale Ungheria 22, dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 18.30 al numero di telefono 0432.298120. Mail all’indirizzo: info@issrermagoraefortunato.it.