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Chiesa

L’abbraccio di Udine a Penelope

L’Arcivescovo: «Il vuoto improvviso e senza spiegazioni che Penelope ha lasciato rende vana ogni nostra parola – ha proseguito l’Arcivescovo –. Solo la fede e la speranza in Gesù, che ha vinto la morte, ci aiuta a pronunciare poche e sofferte parole che non possono che essere di preghiera».

«Col cuore e con la preghiera mi unisco alla celebrazione della Santa Messa di esequie in suffragio della cara Penelope. Il modo straziante ed impensabile con cui la morte l’ha strappata ai suoi genitori e a quanti le volevano bene ha fatto entrare questa bambina nel cuore di tutti noi e ci ha uniti nell’affetto e in un profondo e incredulo dolore», così l’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato, in un messaggio letto ieri ai funerali della bimba di 7 anni travolta e uccisa da un’acquasantiera nella chiesetta udinese di Santa Chiara all’educandato Uccellis. Centinaia di persone si sono raccolte in Duomo attorno ai familiari.

«Il vuoto improvviso e senza spiegazioni che Penelope ha lasciato rende vana ogni nostra parola – ha proseguito l’Arcivescovo –. Solo la fede e la speranza in Gesù, che ha vinto la morte, ci aiuta a pronunciare poche e sofferte parole che non possono che essere di preghiera:

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